Ci sono ragazzi che vivono in luoghi oscuri e freddi. Ragazzi nati in contesti diversi, a cui non è concesso ciò che per altri è scontato. Ragazzi che sognano solo una vita normale, come quella di tutti gli altri.
E poi c’è lei, Seon Nyeo. Di giorno una normale liceale, di notte una sciamana. Condivide il suo destino con gli spiriti, ma davanti a quel fato, stringe sempre i pugni e i denti. Una vita diversa? Va bene. Ci ha fatto l’abitudine.
E poi c’è lui, Gyeon Woo. Un ragazzo dalla bellezza sconvolgente, con un’aura quasi irreale e un fascino fuori dal comune. Eppure… la sua vita è come una candela tremante nel vento, perché la sfortuna lo afferra alla gola. Non ha mai ricevuto amore e per questo ha deciso che non ne darà a nessuno.
Un giorno, Seon Nyeo lo vede arrivare Cammina verso di lei… ma al contrario. Chi appare capovolto agli occhi di una sciamana è destinato a morire presto. Eppure, in quell’istante, a soli diciott’anni, lei fa una promessa incrollabile: sfiderà il destino, a qualunque costo. Lo salverà, in un modo o nell’altro. Perché quell’amore, piombato come un fulmine, è il suo primo amore. È il suo Gyeon Woo. Questa è la storia di Gyeon Woo e Seon Nyeo. La storia di un primo amore che combatte il destino, che spezza la sfortuna, che disperde il buio… e finalmente brilla, senza più nemmeno un’ombra.
I personaggi

Di giorno studentessa, di notte sciamana. Ebbene sì, un doppio lavoro. Tra il mondo degli esseri umani e quello degli spiriti, lei si muove senza sosta, giorno e notte. E chissà perché, in questo mondo, ci sono così tanti fantasmi carichi di rimpianti. Esausta, con le occhiaie fino alle ginocchia, durante le lezioni dorme sempre… eppure, continua ostinatamente a voler vivere la sua vita da liceale. Non solo: dice che andrà anche all’università. Se possibile, in un corso di quattro anni. Perché, fino a dove può, vuole essere normale. Vuole preoccuparsi dei voti come tutti, piangere per amore come chiunque altro. Ma a cosa serve essere una sciamana potentissima, se non riesci nemmeno a prevedere il tuo stesso destino? Mentre gli altri studiano per l’esame di ammissione, lei passa le notti a leggere il futuro di mariti infedeli. Una vita così, non ha nulla di normale. Eppure lei non lo capisce. A diciott'anni, quell'età in cui dovresti ancora credere all’amore con gli occhi a cuore, lei invece si dice convinta di una cosa: all’amore non crede affatto. (E già questo dovrebbe dirla lunga.) Poi però, ecco che arriva lui. Secondo anni e anni di "esperienza sul campo" — cioè sedute spiritiche e consulti notturni — non c’è niente di più mutevole dei sentimenti umani. Basta un volto. Uno solo. Di quelli che ti colpiscono il cuore al primo sguardo con un sonoro boom. E lì non servono spiegazioni, scuse o motivi razionali. Un viso che lascia un’impronta nel petto. È quello il tipo con cui dovresti uscire. Solo così l’amore può davvero sapere di miele. Solo così la vita può davvero addolcirsi. E proprio mentre fantastica su un amore zuccheroso, tenero e cosmico… accade. Come uno scherzo del destino, come una bugia troppo bella per essere vera, un ragazzo esattamente del suo tipo le appare davanti. Occhi negli occhi. Le cammina incontro. Ma... al contrario. Sì, cammina al contrario. C’è una leggenda tra i sensitivi: chi sta per morire appare capovolto agli occhi di una sciamana. E allora perché?! Perché proprio tu, che sei il suo ideale assoluto, sei lì, davanti a lei, sottosopra?! Perché devi morire presto, razza di bellissimo? Colpo di fulmine immediato per Gyeonwoo, un ragazzo destinato a una morte imminente. E lei, Seonga, decide di provarci: forse, usando i suoi poteri, potrà cambiare quel destino. Ma a ostacolarla... non è una maledizione. Non è un demone. È Gyeonwoo stesso. Riuscirà Seonga a salvarlo? A proteggere il suo sogno di un’adolescenza normale? E soprattutto… riuscirà a conquistare il cuore di chi ha già un piede nell’aldilà?

Se esistesse un concorso per la sfortuna più nera al mondo, Gyeonwoo vincerebbe senza nemmeno partecipare. Ogni singola disavventura di questo universo pare essersi data appuntamento per lui. Eppure… è ancora vivo. E questa, già di per sé, è una specie di miracolo. Ne ha scampate così tante che se le raccontasse tutte, nessuno ci crederebbe. Compresa quella di oggi. Perché sì, anche oggi ha evitato la morte. Di nuovo. Ha solo diciott’anni. Ma ha vissuto come se di anni ne avesse almeno il doppio, in costante lotta con una sfortuna testarda che non lo molla mai. Traslochi infiniti, cambi scuola come fossero figurine, e ogni volta che prova ad affezionarsi a qualcuno… puff, arriva l’ennesimo addio. Così, a un certo punto, ha smesso di provarci. Tanto, più ti affezioni, più fa male salutare. E lui ha già sofferto abbastanza. Perché aggiungere altra tristezza alla lista? Ma c’è un problema. Uno bello grosso. Gyeonwoo... è bellissimo. Talmente bello da attirare la gente come le falene alla luce. Il punto è che quelle falene — gli altri — non sanno che stanno volando verso la fine. E così, per tenerle lontane, non gli resta che pungere. Scosse elettriche emotive. Parole taglienti. Si comporta come carta vetrata, ruvido al tatto, sgradevole a parole. Ecco perché tutti pensano che sia solo un maleducato cronico. Ma nessuno immagina che sotto quella scorza pungente si nasconda un cuore caldo, gentile, e infinitamente stanco. Nessuno… tranne una persona. Park Seonga. All’inizio sembrava una delle tante. L’ennesima ragazza attratta dal suo aspetto. Ma poi ha iniziato a... resistere. A non cedere sotto i colpi della sua freddezza. A non spaventarsi di fronte alla sua sfortuna. A non farsi smuovere nemmeno dalle sue occhiate assassine. Una ragazza... velenosa. Nel senso buono. Forse. Con Seonga, per la prima volta, Gyeonwoo si è sentito normale. Come un pulcino appena uscito dal guscio, ha aperto gli occhi in un mondo nuovo. E in quel mondo, Seonga non poteva essere una semplice “amica”. Era la persona che lo aveva fatto rinascere. Ma poi... la verità. Seonga è una sciamana. Anzi, la più potente che abbia mai incontrato. Uno spirito celeste sotto mentite spoglie. E lui... i mudang, li odia. Con ogni fibra del suo essere.

“A chi può mai piacere uno come Pyo Jiho?” — “Ok, è alto e sa fare sport, glielo riconosco. Ma quelle cose piacciono solo agli altri ragazzi, mica alle ragazze.” — “Anche quando siamo alla sala studio, non lo vedi mai aprire un libro. Però a casa non ci torna. Una volta gli ho detto di dormire a casa, che qui non si sta comodi. Mi ha risposto che di notte è pericoloso e dovevo accompagnarlo io. Ma ti pare?” — “Io una volta ci sono finita per sbaglio insieme e abbiamo beccato tre teppisti. Ha steso tutti e tre da solo. A mani nude. Ti giuro, mi ha fatto una paura tremenda.” — “E poi fa piangere sempre le ragazze. Continua a farle arrabbiare con le sue battutine.” — “Secondo me è uno psicopatico. Lo odio.” — “Vero? Anche a me sta sulle scatole.”
Eppure, nella vita, almeno una volta capita a tutti d’incontrare un tipo come Pyo Jiho. Quello che nessuno ammette di trovare interessante, che tutti criticano a voce alta… ma che sotto sotto, fa sorridere nell’ombra. Lui è il classico “popolare nell’underground”: nessuno lo ammette, ma tutti lo guardano. Segnatevelo: tutte, ma proprio tutte quelle ragazze che oggi dicono di detestarlo, tra dieci anni confesseranno con aria nostalgica: “Sai... la verità è che il mio primo amore era Pyo Jiho.” Solo che Jiho, di queste faccende sentimentali non gliene importa proprio niente. Amore? Giochi psicologici? Le strategie del “mi faccio desiderare”? Troppa fatica mentale. Per lui, o ti piace una persona o non ti piace. Stop. E il problema delle ragazze — secondo lui — è che parlano troppo in codice. Tutte tranne una. Park Seonga. Con lei è facile. Forse perché è semplice come lui. Non complica le parole, non finge, non nasconde cosa prova. Quando ha scoperto che era una sciamana è rimasto un po’ scioccato — sì, già sospettava che fosse un po’ strana, ma vedere i fantasmi… Non se l’aspettava.
Poi, un giorno, è arrivato lui. Bae Gyeonwoo. Il porta-sfortuna vivente. E, come se non bastasse, pure bello da togliere il fiato. Il problema? Che Seonga ha un debole per le belle facce. Appena l’ha visto, bum: primo amore. Peccato che quel tizio sembri allergico ai saluti e ogni volta che apre bocca ti cade l’anima a terra. Ma Seonga niente, ci si è attaccata. Vuole salvarlo a ogni costo. E mentre lei si agita tra rituali, incantesimi e un misterioso "talismano umano", Jiho osserva tutto in silenzio. E il suo cuore… comincia a fare rumore. Fastidio. Gelosia. E quella sensazione di disagio ogni volta che la vede guardare Gyeonwoo. È una cosa nuova. Mai provata prima. E Jiho si ritrova a pensare: Che diamine mi sta succedendo?

Elegante, composta, con un viso che ispira fiducia e una bellezza raffinata da copertina. Dai capelli alle scarpe, ogni dettaglio grida “lusso”: abiti firmati, accessori in edizione limitata, le “it-bag” del momento. Il suo profilo social? Roba che farebbe impallidire anche l’influencer più quotata. Tra TV, radio, ospitate su YouTube, è ovunque: un volto noto del panorama spirituale coreano. Ma un consiglio spassionato: non lasciatevi ingannare dalla confezione scintillante. Perché, si sa, il diavolo arriva sempre con la faccia d’angelo.
“Io non sono umana. Sono un fantasma.”
Lei lo sa bene. Per la sua madre spirituale, Dongcheon Janggun, è sempre stata il dito più dolorante. Quando Dongcheon è riuscita a ritrovarla dopo anni di silenzio, lei ormai si era già persa. Lontana da ogni retta via. Nel suo cuore non era rimasto neppure un'unghia d’amore per gli esseri umani. Eppure… non è stato facile farsi abbandonare. Forse perché Dongcheon, da buona guerriera celeste, è testarda come poche. Ha resistito. Ha insistito. Ha lottato. E quando finalmente ha rinunciato… ha pianto. Quelle lacrime, paradossalmente, hanno fatto male. Ma anche bene. Perché, pensò lei, almeno una persona al mondo ha pianto per me. E da ora in poi, probabilmente, non lo farà mai più nessuno.
Poi è arrivata Seonga. E appena l’ha vista ha capito subito: È uguale a me. Una copia perfetta di questo mio fallimento. Bastava guardarla per capire quanto Dongcheon l’avesse cresciuta con cura. Una figlia prediletta, fatta di luce. Ma la nostra cara madre spirituale, evidentemente, ha capito solo metà della storia. Perché chi è stato abbandonato sa che tipo di cratere si apre dentro. Sa che lì, in quel vuoto, può scatenarsi un uragano. E sa anche che diventare cattivi… è spaventosamente facile.

In quella casa fatiscente abbandonata di Bongsudong ci vive… un demone. Non uno qualunque. Parliamo di un’entità maligna che si è sistemata lì come se fosse in vacanza lunga permanenza. Da allora, sono già tre gli omicidi accertati tra quelle mura. Le squadre mandate per demolire l’edificio? Sparite nel nulla. Chi impazzito, chi morto all’improvviso senza una causa. E le vittime collegate in un modo o nell’altro alla casa ormai non si contano più: si parla di decine di persone. E mentre fuori è il caos, lui — il demone — osserva tutto con soddisfazione. Anzi, con autentico godimento. Tutte le morti? Conferma: opera sua. “Perché era una bella giornata. O perché era brutta. O perché era… così così. Ogni giorno andava bene per uccidere. Ogni giorno era perfetto.” A notarlo è Yeomhwa, una sciamana potente e pericolosa. Capisce subito con che tipo ha a che fare e pensa bene di volerlo come suo spirito tutelare. Perché? Perché se un demone come lui sale di livello e diventa una divinità maligna, può fare ancora più danni. E lui… beh, si annoiava. Quindi, perché no?
Yeomhwa allora lancia un incantesimo: chiunque metta piede nella casa viene maledetto all’istante. Risultato? Un tempo era solo un posto pericoloso. Ora è diventato un’area maledetta inaccessibile perfino ai medium più esperti. Eppure, proprio in quel mare di malvagità, succede qualcosa di imprevedibile. Per la prima volta… il demone incontra una persona che non vorrebbe uccidere. Una sciamana. Dice che si chiama Park Seonga. L’ha vista ballare con una lanterna in mano e… l’ha trovata bellissima. Ha voluto rivederla. Ha voluto saperne di più. Così, invece di aspettare che lei venga nella casa, ha trovato un modo per starle accanto ogni volta che vuole: entrare nel corpo di Gyeonwoo.
E la promessa fatta a Yeomhwa? Pff. Sciocchezze. D’altronde, chi è che si aspetta che un demone mantenga la parola? Così eccolo lì, dentro il corpo di Gyeonwoo, a godersi la sua nuova vita da umano. Un disastro ambulante, ma con stile. Fa impazzire Seonga e tutti i suoi amici, letteralmente. Calcia chi gli dà fastidio, si chiede perché non sia permesso strappar via la lingua a chi parla troppo, infilare le dita negli occhi a chi lo guarda storto, o squarciare le orecchie a chi finge di non ascoltarlo. Insomma: ha tanto da imparare. Eppure, paradossalmente… a volte sembra sapere usare il corpo di Gyeonwoo meglio di Gyeonwoo stesso. Schiavo dei suoi impulsi ma sempre un passo prima della catastrofe, si salva in extremis, ogni volta. E lo fa con quel pizzico di follia che, contro ogni logica… comincia quasi a sembrare crescita.
La storia… episodio dopo episodio
1.Di giorno in uniforme scolastica. Di notte, in abiti da sciamana. Per Seong Ah, diciott’anni appena compiuti, la vita non conosce tregua: tra esorcismi e interrogazioni, tra spiriti e compiti in classe, non c’è un solo momento per respirare. Ma poi, un giorno qualunque, accade qualcosa di straordinario. Un ragazzo nuovo entra nel suo santuario... al contrario. E per una sciamana, chi appare capovolto è destinato a morire presto.
Quel ragazzo si chiama Gyeon Woo. E ha un volto così bello che, a guardarlo per la prima volta, ti si ferma il cuore. Ma ciò che sconvolge Seong Ah non è solo la sua bellezza. È il fatto che quel volto… lo ha già visto. Nei suoi sogni. Ed era il volto di qualcuno destinato a morire. Inizia così il conto alla rovescia: 37 giorni per salvarlo dal destino. Una promessa fatta a sé stessa: “Farò di tutto per salvarti.” Eppure, ironia del destino, è proprio Gyeon Woo a salvarla per primo.
“Quando qualcuno che non conosci piange… basta stargli accanto. Non serve sapere tutto. È già abbastanza così.” Una frase semplice, ma che resta impressa nel cuore di Seong Ah più di quanto creda. Ma il destino non è gentile, e non bussa alla porta. Arriva silenzioso, nei luoghi più insoliti, nei momenti più impensati. E quando colpisce, lo fa con tutta la sua forza.
Per la prima volta nella sua vita, Seong Ah si ritrova a pensare: “Non ho mai voluto proteggere qualcuno così tanto.” Una sciamana e un ragazzo segnato dalla morte. Un amore impossibile. Un destino da riscrivere. È l’inizio di una storia dolce e amara. Una storia in cui due anime, fragili e ostinate, decidono di salvarsi a vicenda.
2.Più Gyeon Woo la respinge, più il cuore di Seong Ah si fa saldo. Perché lei lo sa. Sa che, più dei fantasmi, ciò che fa davvero paura… è l’odio degli esseri umani. E così, in silenzio, con una delicatezza ostinata, Seong Ah resta al suo fianco. Non per compassione. Ma per scelta. Anche quando le parole che riceve indietro sono lame taglienti. “Se vuoi aiutare un poveraccio, guarda lo specchio. Quella più patetica sei tu.”
Un passo verso di lui… e lui ne fa dieci indietro. Un ragazzo che si chiude a riccio, ogni volta che qualcuno cerca di avvicinarsi. Ma il destino non aspetta che tu sia pronto. Ancora una volta, la tragedia colpisce. Un incendio improvviso divampa nel magazzino della scuola… e Seong Ah, senza pensarci due volte, corre dentro. Per lui. E poi… nel momento più buio, quando Gyeon Woo sembra ormai annegare nella disperazione, Seong Ah si piazza di fronte a lui. Fiera. Risoluta.
“Anche così, io ti salverò. Anche se è proprio il modo che tu odi.”
Perché a volte, non basta amare. Bisogna lottare. Contro la sfortuna. Contro la paura. Contro la voglia di arrendersi. Il destino chiama ancora. E stavolta non è solo dolce o amaro. È rovente. È impetuoso. E tra la vita e la morte, tra la fuga e il coraggio, la loro storia comincia davvero a bruciare.
3.Una sala vuota. Un funerale silenzioso, senza nessuno a lasciare un fiore o una parola. Solo una stanza fredda, e un ragazzo con lo sguardo fisso a terra. Gyeon Woo non riesce nemmeno ad alzare la testa, come se fosse rimasto solo al mondo. E accanto a lui, immobile, c’è Seong Ah. Non dice nulla. Non chiede nulla. È semplicemente lì. A vegliare su di lui, in quel vuoto che fa più rumore di qualsiasi urlo.
Il cuore di quel ragazzo, pieno di ferite mai mostrate, è ormai impregnato di oscurità. Ma Seong Ah non si arrende. E fa una promessa che suona come una dichiarazione di battaglia.
“Gyeon Woo, diventerò il tuo talismano.”
Un abbraccio? No. Una carezza? Neanche. Questo è un rituale sacro. Un’arte per salvare la vita.
Lo chiama così: Hwalin-sul. Una tecnica per cacciare la sfortuna… con un tocco, una spalla, un braccio che si intreccia piano al suo.
Ha inizio così il contatto più tenero e buffo che ci sia: quello tra un corpo che protegge e un’anima che non ha mai imparato a farsi toccare.
E poco a poco… molto lentamente… ogni punto in cui Seong Ah posa la mano sembra aprire una crepa nel muro del cuore di Gyeon Woo. E in quelle fessure… inizia a entrare la luce.
E infine, per trattenere i pezzi del suo cuore che stanno per crollare, quel ragazzo fragile e bellissimo
si rialza. Impugna l’arco. E torna a combattere.
4.Due ragazzi si trovano faccia a faccia sotto il sole. Parole goffe, mani che quasi si toccano. Nel delicato sbocciare dei sentimenti, Seong-a apre il cuore: “Viviamo… con dolcezza.” Gyeonwoo sorride a quelle parole, e senza accorgersene, inizia a pensare a lei, a emozionarsi per lei, a cercarla con lo sguardo.
Nel parco buio, dopo un blackout, mondo sembra essersi fermato. Nel buio più totale, ci sono solo due sagome immobili, una di fronte all’altra. Gyeon Woo e Seong Ah. Lui è confuso, trattenuto, vulnerabile. Lei lo guarda in silenzio, poi allunga la mano con cautela, quasi temendo di rompere qualcosa. Seong-a poggia la sua mano sulla sua. E resta lì. Nel tepore di quel contatto, il cuore rigido di Gyeonwoo inizia lentamente a sciogliersi. In un momento che sembra sospendere il mondo, sboccia la loro intimità.
Il tempo rallenta.
Il mondo tace.
E tra quelle dita intrecciate… nasce qualcosa.
Ma dietro il sorriso di Seong-a si nasconde un segreto. Uno di quelli che fanno male. Uno di quelli che si vorrebbe ignorare per sempre. Un segreto che Gyeonwoo è disposto a tutto pur di non affrontare ma che è costretto a guardare in faccia. Nel cuore di quella verità, si nasconde un’ombra che conosce bene. Una ferita mai chiusa, un dolore mai dimenticato che torna a pulsare. E così, il sentimento che stava nascendo in lui comincia a contorcersi, distorcersi. Ogni ricordo felice, ogni certezza si fa incerta, e tutti i momenti che voleva credere veri iniziano a vacillare… diventare nebbia.
5.Una fiducia crollata in un istante.
Quando Gyeon Woo scopre la vera identità di Seong Ah, si
ritrova travolto da emozioni violente come un fulmine a ciel sereno. E ora, perso nel temporale delle sue stesse
emozioni, non riesce più a distinguere la rabbia dal dolore. La guarda con
occhi freddi, ma dentro… sta urlando.
Lei, la ragazza che avrebbe voluto proteggere a ogni costo, era proprio lì. Nel
mezzo della verità che più temeva. Nel luogo in cui sperava di non trovarla
mai. Non c’è spazio per spiegare. Le parole si
inceppano, le emozioni le travolgono. E intanto, i loro cuori si allontanano. Sempre
di più.
Il potere del talismano? Sparito. Ora Seong Ah
non può più salvarlo. Ora, Seong Ah non può più
proteggere Gyeon Woo. Non può più stargli accanto come scudo silenzioso. Nel
vuoto lasciato dalla fiducia spezzata resta solo una ferita. Aperta. Pulsante. E in quel giorno di pioggia, quando il cielo ha deciso di piangere al posto
loro, quella ferita si allarga. Profonda. Silenziosa. Inarrestabile.
6.Sotto la pioggia, con i vestiti fradici e il cuore spezzato, Seong Ah resta immobile. Ma accanto a lei, in silenzio, qualcuno le porge un ombrello. È Gyeon Woo. Quel piccolo gesto, così semplice, fa riaffiorare il calore che credevano entrambi di aver perso. Per un istante, i loro cuori tornano a sfiorarsi.
Ma la tregua dura poco.
Tra le mani di Seong Ah, una fotografia di Ok Sun. In quell’immagine, un’ombra maledetta. Lei prova a purificarla, a spezzare il legame oscuro che la avvolge… ma ciò che scopre la lascia senza fiato: il talismano maledetto è opera di Yeomhwa.
È solo allora che tutto le appare chiaro. È Yeomhwa l’artefice del dolore che ha segnato Gyeon Woo. È lei che, nell’ombra, ha continuato a tormentarlo con il nome di Sangmun, godendo delle sue ferite, nutrendosi della sua sofferenza. E così, per proteggerlo, Seong Ah decide di affrontare Yeomhwa.
Senza più paura. A viso aperto. Intanto, Gyeon Woo scopre qualcosa che non si aspettava. Attraverso internet… si ritrova faccia a faccia con il passato di Seong Ah.
7.Quel giorno… la porta si aprì. Di fronte a Seong Ah apparve il volto di Gyeon Woo. Ma nei suoi occhi non c’era più lui. Solo uno sguardo vuoto. Estraneo. Come se qualcosa – o qualcuno – avesse preso il suo posto. Un akgwi, uno spirito maligno senza nome, aveva finalmente trovato un corpo da abitare. Dopo anni trascorsi ai margini del mondo, ora cammina libero per le strade, dentro il corpo temprato dalle sventure di Gyeon Woo, assaporando ogni stimolo, ogni impulso, come se fosse la prima volta.
Eppure… qualcosa lo disturba. Nel corpo che ha rubato, resta una traccia di calore. Ogni volta che sfiora le dita di Seong Ah, quel calore riemerge. Inaspettato. Testardo. Vivo. Un’entità senza nome da una parte. Una sciamana che un tempo gli ha dato un nome, dall’altra. Tra loro, un tira e molla silenzioso. Un gioco di resistenza e di memoria.
Ed è proprio in mezzo a quel gioco che Seong Ah tende la mano a Bong Soo e gli sussurra:
“Bong Soo… vuoi giocare a nascondino con me?”
Ed è lì, in quell’istante fragile e potente, che Gyeon Woo fa ritorno. Dalla parte più nascosta del suo cuore, riemerge. Decide. Sceglie. Sceglie di convivere con quell’ospite oscuro. Sceglie di rischiare. E, per la seconda volta, sceglie di imbracciare l’arco.
8.Come due amanti che si nascondono tra i corridoi di scuola, Seong Ah e Gyeon Woo si tengono per mano in silenzio, con la complicità di chi sa che ogni gesto potrebbe tradire un segreto. Le dita intrecciate restano celate dentro lo zaino, un tocco improvviso si rifugia sotto la stoffa di una tuta da ginnastica. Ogni cosa — una confessione sussurrata, un respiro trattenuto, una risata che si spegne sul nascere — si stratifica in una delicatezza fatta di attese e pudore.
E proprio da quel calore costruito in silenzio, lentamente, Gyeon Woo trova il coraggio. Davanti a Ji Ho, abbassa le difese e dice finalmente le parole che avevano trovato rifugio solo nel suo petto:
— “Mi piace Seong Ah.”
Ma come in ogni storia in cui la felicità sembra a un passo, ecco farsi strada una nuova ombra. Yeomhwa approfitta di quel fragile incastro di emozioni e, attraverso un sortilegio di fusione, riversa la sua energia maligna nel corpo di Gyeon Woo.
Due forze si toccano, si scontrano, si confondono.
E così, il mondo di Gyeon Woo… comincia lentamente a frantumarsi.
9.Sostenuto dal silenzioso incoraggiamento di Seong Ah, Gyeon Woo stringe l’arco tra le mani e si presenta alla gara. Nonostante la presenza invisibile dei fantasmi, l’assenza innaturale del vento e il sospetto che Yeomhwa stia tramando qualcosa nell’ombra…
Nel mezzo di questo disordine silenzioso, Gyeon Woo riesce comunque a raggiungere l’obiettivo. Oro. Perfetto.
Ma i problemi iniziano subito dopo.
Seong Ah inizia a bruciare di febbre. Il suo corpo cede, e con esso, anche la facciata serena che aveva cercato di mantenere.
— “Ho ancora tante cose che vorrei fare…”
La voce è flebile, ma il desiderio di vivere resta forte.
Si apre così un nuovo capitolo tra loro: più fragile, più silenzioso, ma anche più intenso.
Gyeon Woo la assiste con cura, senza clamore, aggiungendo con discrezione un altro tassello alla loro storia fatta di gesti piccoli ma profondi.
Eppure, non tutto può restare immobile.
Quando Bong Soo riesce a prendere possesso del corpo di Gyeon Woo, l’equilibrio faticosamente costruito tra i due inizia a vacillare.
E con esso, anche il mondo che avevano cominciato a costruire insieme.
10. Grazie alle premure di Gyeon Woo, Sunga sta finalmente riprendendosi dalla febbre. Ma c’è qualcosa che non torna. Il suo modo di parlare è diverso. Anche lo sguardo… non è più lo stesso.
E in un attimo, Sunga capisce tutto: quello accanto a lei… non è Gyeon Woo. È Bong Soo.
Il problema? Che nel frattempo l’intera classe sembra essersi innamorata del “nuovo” Gyeon Woo.
Più spigliato, più vivace, più affabile di quanto lo fosse mai stato prima. Niente più silenzi imbarazzati o occhi sfuggenti.
Solo battute, sorrisi, complicità. E a quanto pare, funziona.
I compagni lo adorano.
E Sunga… si ritrova improvvisamente a corto di parole. Scombussolata. Confusa. Divisa.
Intanto, anche Bong Soo si scopre cambiato.
È la prima volta che qualcuno si prende cura di lui.
La prima volta che sente addosso calore, affetto, attenzioni.
“Se restassi qui… davvero non potrei?”
Per la prima volta, desidera restare.
Desidera vivere. Come essere umano.
Ma non tutti sono d’accordo.
Yeomhwa gli sussurra la tentazione definitiva:
“Se uccidi Gyeon Woo… diventerai un vero demone. Uno completo.”
E mentre Bong Soo è in bilico, a un passo dal diventare qualcosa di irreversibile,
Sunga prende una decisione.
Se vuole proteggere Gyeon Woo…
allora dovrà essere lei, per prima, a proteggere Bong Soo.
11. Gyeonwoo si risveglia da un sogno, ma la realtà che lo attende è ben più crudele.
La furia di Yeomhwa, esplosa di fronte al demone che ha ucciso Dongcheon, è ormai fuori controllo. E quella lama, alimentata dall’odio, finisce per puntare dritta al cuore di Gyeonwoo.
Perché dentro di lui c’è Bong Soo. E ormai, nessuno sembra più disposto a distinguerli.
È in quel momento che Seong Ah sceglie. In silenzio.
Per salvare Gyeonwoo, decide di sparire.
Nessuna spiegazione. Nessun addio.
Solo il vuoto.
E di lei… non resta traccia. Da nessuna parte.
Tre anni dopo.
Seong Ah è ancora ufficialmente scomparsa.
Ma Gyeonwoo non ha mai smesso di cercarla.
Quando cala la notte, si trasforma in un cacciatore di spiriti armato di arco e segreti.
Una missione nascosta, sotto copertura.
Un’unica certezza nel cuore: ritrovare il suo primo amore. A qualsiasi costo.
12. Dopo tre anni… finalmente si ritrovano. Il cuore che batte più forte, l’atmosfera carica di emozione, lo sguardo che si fa più profondo. E proprio quando quel momento tanto atteso sembra arrivare — il bacio che avevano entrambi aspettato…
Aspetta. Cosa?!
Quello era… Bongsoo?!
Sì. Incredibilmente, a prendere posto nel corpo di Seong-ah è stato proprio lui.
E la nuova “Bong Seong-ah” non è affatto come la ricordavamo: sguardo tagliente, voce sfacciata, un’aura ribelle che esplode a ogni gesto.
Davanti ai vecchi compagni di classe, ormai tutti diventati adulti, riappare con un’energia che spazza via ogni ricordo del passato.
Altro che la ragazza tranquilla del liceo: questa nuova versione sembra nata per comandare.
E così, dopo una reunion breve ma esilarante, Gyeonwoo prende la sua decisione.
Una volta per tutte: farà di tutto per proteggerla.
Dirigendosi verso la casa abbandonata di Bongsudong,
Gyeonwoo si prepara ad affrontare il destino.
Lì, in quell’ultimo incontro sospeso nel tempo,
si guardano finalmente negli occhi:
Gyeonwoo. Seong-ah. Bongsoo.
Tre cuori intrecciati…
e una sola verità da affrontare.
E alla fine…? Non tutte le storie d’amore nascono per essere semplici. Alcune arrivano come tempeste: strappano via certezze, spazzano via difese, lasciano il cuore a pezzi… eppure, lo fanno battere più forte che mai. Quella tra Seong Ah e Gyeonwoo non è una favola da raccontare sottovoce. È una battaglia contro il destino. Una danza fragile tra luce e ombra, tra spiriti e silenzi, tra ciò che si perde e ciò che si sceglie di proteggere. Ogni personaggio in questa storia porta addosso cicatrici, promesse mancate, paure troppo grandi da nominare. Eppure… anche tra le rovine, anche tra le maledizioni, anche dopo tre anni di silenzio, resta un filo. Sottile. Invisibile. Ma indistruttibile. È il filo che unisce chi si è amato nel momento più sbagliato… ma nel modo più giusto possibile. E se è vero che alcuni amori sono destinati a bruciare — brevi, intensi, impetuosi — è anche vero che il loro calore può restare. Per sempre. Anche quando non c’è più nessuno a chiamarlo per nome.
Fonte: Mi sono liberamente ispirata alle informazioni ufficiali fornite dal programma, ma il racconto che trovate qui è filtrato attraverso il mio sguardo e la mia penna. Il sito del programma è consultabile QUI
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