12 agosto 2025

Le canzoni dei K-Drama sanno fare magie

 


Non sono solo belle. Sanno colpire nel profondo, in silenzio, senza preavviso.
Basta un frammento di melodia per aprire una ferita dimenticata o riscaldare un angolo gelido del cuore. Hanno il potere di farci piangere senza sapere bene perché, di farci emozionare anche quando non siamo pronti, di farci rivivere – con poche note – cose che credevamo sepolte.

È questo tipo di magia che mi ha spinta a scrivere questo post. Perché certe canzoni non si possono semplicemente “ascoltare e andare oltre”. Alcune vanno raccontate. E io, oggi, voglio raccontarvi cosa ha significato per me ascoltare per la prima volta “Remember”, una delle tracce dell’OST del drama See You in My 19th Life (2023), interpretata da Jin Ah Kim. Un ricordo fragile, agrodolce, che mi ha fatto piangere senza capire del tutto il perché… Ma che sapevo, nel profondo, proveniva da un posto importante del mio cuore.

C’era una volta una pagina del blog che si chiamava "I ricordi del mio cuore". Non era solo una raccolta di canzoni o immagini: era un angolo segreto, silenzioso, in cui riversavo tutto ciò che non riuscivo a dire ad alta voce. Uno spazio intimo, nato dal desiderio di raccogliere le musiche che, per qualche motivo misterioso e potente, erano riuscite a lasciarmi un’impronta sul cuore.

Tra tutte, una di quelle che ricordo più vividamente è proprio “Remember”. Un brano delicato e brevissimo – meno di due minuti – tratto dalla colonna sonora di See You in My 19th Life. Ma a volte non servono molte note per lasciare un segno. E questa canzone ne è la prova.

Quando l’ho ascoltata per la prima volta, ho pianto. L’assurdità di tutto questo? Non so nemmeno dire cosa mi abbia fatto piangere davvero. Non ricordo un momento preciso, un volto, un evento.
Ma la sensazione era nitidissima: qualunque cosa fosse, era stata bella ma, così profondamente bella da lasciare un vuoto. Un ricordo dolce, ma anche agrodolce, che mi ha trafitto in un punto nascosto, là dove si accumulano le emozioni che non abbiamo mai avuto il coraggio di vivere fino in fondo.

Certe canzoni arrivano prima ancora di capire perché. Ti si infilano dentro senza bussare, come se conoscessero una scorciatoia verso qualcosa che tu stessa avevi dimenticato. La musica ha questo potere crudele e meraviglioso: può farti piangere senza un motivo preciso, può emozionarti fino a toglierti il fiato, può farti sentire viva anche solo per un istante, come se ogni nota risvegliasse in te una memoria segreta.

Forse era solo malinconia. O forse era uno di quei frammenti che la vita ti lascia dentro, come schegge invisibili. Ma so che quella canzone ha toccato una corda del mio cuore che pensavo dimenticata. E per questo, merita di restare tra i miei ricordi più intimi. Tra le melodie che non si spiegano, ma si sentono. E che, nonostante il dolore, ti ricordano che sei ancora capace di sentire.

L’avevo inserita nella pagina “I ricordi del mio cuore” perché rappresentava esattamente ciò che quella sezione voleva essere: un rifugio emotivo, uno spazio in cui il passato e il presente potevano parlarsi senza fretta.

Ora quella pagina non esiste più.
Ma non voglio perdere quel ricordo.
Perché ci sono canzoni che non si dimenticano. Anzi, ti restano addosso, insieme a quella sensazione inspiegabile di aver recuperato un pezzo di te stessa.

È prezioso tutto ciò che ci fa battere il cuore, anche solo per un momento.
Qualunque cosa sia… custoditela.

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