È questo tipo di magia che mi ha spinta a
scrivere questo post. Perché certe canzoni non si possono semplicemente
“ascoltare e andare oltre”. Alcune vanno raccontate. E io, oggi, voglio
raccontarvi cosa ha significato per me ascoltare per la prima volta “Remember”, una delle tracce dell’OST
del drama See You in My 19th Life
(2023), interpretata da Jin Ah Kim.
Un ricordo fragile, agrodolce, che mi ha fatto piangere senza capire del tutto
il perché… Ma che sapevo, nel profondo, proveniva da un posto importante del
mio cuore.
C’era una volta una pagina del blog che si chiamava "I ricordi del mio cuore". Non era solo una
raccolta di canzoni o immagini: era un angolo segreto, silenzioso, in cui
riversavo tutto ciò che non riuscivo a dire ad alta voce. Uno spazio intimo,
nato dal desiderio di raccogliere le musiche che, per qualche motivo misterioso
e potente, erano riuscite a lasciarmi un’impronta sul cuore.
Tra tutte, una di quelle che ricordo più
vividamente è proprio “Remember”. Un
brano delicato e brevissimo – meno di due minuti – tratto dalla colonna sonora
di See You in My 19th Life. Ma a volte
non servono molte note per lasciare un segno. E questa canzone ne è la prova.
Quando l’ho ascoltata per la prima volta, ho pianto. L’assurdità di tutto questo? Non
so nemmeno dire cosa mi abbia fatto piangere davvero. Non ricordo un momento
preciso, un volto, un evento.
Ma la sensazione era nitidissima: qualunque cosa fosse, era stata bella ma,
così profondamente bella da lasciare un vuoto. Un ricordo dolce, ma anche agrodolce,
che mi ha trafitto in un punto nascosto, là dove si accumulano le emozioni che
non abbiamo mai avuto il coraggio di vivere fino in fondo.
Certe canzoni arrivano prima ancora di capire perché. Ti si infilano dentro senza bussare,
come se conoscessero una scorciatoia verso qualcosa che tu stessa avevi
dimenticato. La musica ha questo potere crudele e meraviglioso: può
farti piangere senza un motivo preciso, può emozionarti fino a toglierti il
fiato, può farti sentire viva anche solo per un istante, come se ogni nota
risvegliasse in te una memoria segreta.
Forse era solo malinconia. O forse era uno di
quei frammenti che la vita ti lascia dentro, come schegge invisibili. Ma so che
quella canzone ha toccato una corda del mio cuore che pensavo dimenticata. E
per questo, merita di restare tra i miei ricordi più intimi. Tra le melodie che
non si spiegano, ma si sentono. E che, nonostante il dolore, ti ricordano che
sei ancora capace di sentire.
L’avevo inserita
nella pagina “I ricordi del mio cuore”
perché rappresentava esattamente ciò che quella sezione voleva essere: un rifugio emotivo, uno spazio in cui il
passato e il presente potevano parlarsi senza fretta.
Ora quella pagina non esiste più.
Ma non voglio perdere quel ricordo.
Perché ci sono canzoni che non si dimenticano. Anzi, ti restano addosso,
insieme a quella sensazione inspiegabile di aver recuperato un pezzo di te
stessa.
È prezioso tutto ciò che ci fa battere il
cuore, anche solo per un momento.
Qualunque cosa sia… custoditela.
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