Finito in tre giorni, amato, divorato, odiato a volte: call it love è indubbio che mi sia rimasto nel cuore. Con i suoi dialoghi profondi e semplici e i suoi protagonisti che tanto mi assomigliavano… la sua protagonista in cui mi sono immedesimata fino al midollo e che so, in cuor mio, non avrà più una similitudine con qualche altra protagonista femminile. Non troverò più nessun personaggio che mi rappresenti e in cui mi senta rappresentata e così simile a me, come lei. Vi do il benvenuto nel diario di viaggio di questo drama, dove, durante la sua visione ho segnato le frasi per me più significative. Buona lettura.
Episodio 9
DongJin! Se non vuoi uscire con nessuna, almeno ama. Il tempo è troppo bello per non fare niente.
Il mio sogno era un verbo, non un nome. Non era un lavoro, il farmacista. Volevo viere una vita movimentata. Credevo che non ci sarei mai riuscito, ma adesso ce l'ho fatta. Grazie ai tre orribili fratelli. Come possono esserci tanti drammi ogni giorno? Combinate un guaio dietro l'altro. Un vero lavoro di squadra. Ed è davvero fantastico vederlo. Però non mi dispiace. Sono strano? Brindiamo a una vita quanto più rumorosa possibile.
- Cambio continuamente idea, fattene una ragione. Non eri tu quello bravo a sopportare tutto? Non sei mai freddo con la tua ex che ti ha mollato. Ma ti arrabbi tanto perché una part-timer ha degli sbalzi d'umore? Dovevi lasciarmi andare. Perché chiamarmi? E anche la storia di mio fratello. Dovevi dirmelo prima. Perché fai le cose alle mie spalle?- E' una malattia, vero? Quando scoppi, non ti fermi più. Hai ragione. Sono infastidito. Sono arrabbiato. Hai detto che devo vivere comodo. Ma sei tu quella che mi mette più a disagio. Lo sapevi? Mi hai cucito il bottone senza che te lo chiedessi e ora sei fredda con me. Per quanto ci rifletta, non credo di aver fatto niente di male. Volevo chiedertelo oggi, ma continuavi a evitarmi. Ho fatto qualcosa di male? Non possiamo semplicemente cercare di essere amici?- Non hai altri amici? Perché vuoi essere amico mio?
Quando gli ha preso tutti i dipendenti e gli ha fatto perdere tutti i risparmi, Han Dongjin non l'ha cercata. Non le ha dato un'occasione? Per mettere fine a questa vendetta? Non faccia qualcosa di cui si pentirà.
Episodio 10
- Siccome lei non è riuscito a scappare e tremava ancora più di lei, dice di aver capito che lei non è coraggioso e che probabilmente non potrebbe vendicarsi. Non è possibile.- Mi dispiace. Ho vissuto come un pazzo, come se fossi posseduto da qualcosa, e sono arrivato a questo punto. Volevo fermarmi ma, non sapevo cos'altro fare nella vita. Mi dispiace tantissimo.
Facciamoci solo una chiacchierata normale. Su niente di speciale. Facciamo qualche battuta e basta chiedere scusa. Non ne posso più. L'ho detto troppe volte e l'ho sentito troppe volte.
Non devi più fare così. Tastare il terreno. Se vuoi venire, puoi venire quando vuoi. Io ti aspetterò.
Una vecchia vicina lo ripeteva di continuo "bisogna morire per provare l'aldilà." Non c'è modo di conoscerlo prima. Deve provare l'agonia, per capire come ci si sente. Lascialo soffrire.
Non farlo, se non vuoi. Non dico di ripagarlo con la stessa sofferenza. Non obbligarti a farlo. Segui il tuo cuore. Non devi farlo, se non vuoi, ma se vuoi, fallo. E' la cosa giusta.
In realtà, non ho mai pensato a loro in quel senso. Per me sono come l'aria. Non vivo senza di loro, e mi sembra normale averle attorno. E probabilmente non lo sai, ma tendo a sentirmi solo. Non mi piace stare da solo. Forse soffro per mancanza d'affetto.
- Mi sembra una vita fa.- Per me no. Non avevo mai trovato nessuno per cui fossi un libro aperto. E' un ricordo molto nitido.
- Non vado in campeggio da tanto. Sono passati tre anni? Prima ci andavo appena potevo. In settimana o nel weekend. Ci siamo lasciati in campeggio. Sapevo che aveva un altro. Non so perché ci siamo lasciati così. A pensarci, non è servito a nessuno dei due. Quello è stato il giorno in cui ho odiato di più me stesso. Non ci sono più tornato. Altrimenti avrei dovuto affrontare il mio lato peggiore.- Perché oggi ci torni?- Volevo andarci con te.
- Mi piace quella faccia.- Che faccia?- Quella che fai quando non ti sforzi. Falla più spesso. Non sorridere quando non ti va, non fingere di essere felice. Ti sentirai meglio. Se sei a disagio, non è una relazione. E' un lavoro.
- E' la prima volta che lo dico, perciò non so nemmeno da dove cominciare. Ma mi farò coraggio. Il problema non è il parco a tema. Sono io. Non mi sento a mio agio nei luoghi chiusi e affollati. Se prendo una medicina sto meglio. Ma non sapevo se sarei stata bene fino alla fine. Ho iniziato ad avere questi sintomi due mesi fa. Si potrebbe pensare che essere picchiati e umiliati davanti a tutti non sia un grosso problema ma si vede solo in tv. Non è una cosa che succede a molte persone. Io sono l'unica che conosco a cui è capitato.- non devi sorridere.- è stato difficile. Ci ho perso molte notti. Ogni volta che ci pensavo, mi vergognavo. A essere sincera ci ho provato con te, ho fatto di tutto per averti. Speravo che se avessi conosciuto gente nuova e ricominciato a frequentare uomini la gente avrebbe pensato che non era stato nulla di che. Ti ho usato. Mi dispiace.
- Cos'è successo? Allora? Devi dirmelo, così posso consolarti. E' la mia specialità.- Era la prima volta che dicevo a qualcuno che prendo le medicine. E lui l'ha detto al suo amico come se niente fosse.
- Per te è divertente? Montare e smontare? Sembra un lavoro.- C'è chi lo fa per divertirsi e chi lo fa per rilassarsi. Io all'inizio volevo rilassarmi. Avevo troppi pensieri per la testa quando mi mettevo a letto. Ma in campeggio, se non ti dai da fare non hai niente. Devi costruirti un riparo e prepararti da mangiare. Quando ti tieni occupato in questo modo, puoi fare una pausa dai pensieri. La bocca riposa, e anche gli occhi possono riposare, guardando la natura. Per me, non c'è niente di più riposante.
Ho messo via la tenda che avevo abbandonato come un'isola. Mi sento leggero. Se non ti avessi conosciuta, sarei ancora intrappolato su quell'isola. Grazie per avermi aiutato a scappare.
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