L'universo dei drama coreani, con la sua vasta gamma di generi e temi, ha conquistato un pubblico globale negli ultimi anni. Tuttavia, come ogni appassionata di drama, ho dovuto affrontare alcune sfide che hanno influenzato la mia esperienza. Oggi voglio condividere con voi alcuni problemi incontrati nel corso del tempo. Buona lettura!
I drama vecchi
Se siete nuovi nel mondo dei drama, potreste riscontrare questo problema in modo più evidente di quanto lo abbia sperimentato io. Personalmente, ho iniziato a scoprire i drama nel 2016, quindi quelli prodotti fino al 2009 non rappresentavano un ostacolo significativo per me. Tuttavia, ho sempre provato una sorta di repulsione nel guardare drama più datati di quell'anno; quelli che ho tentato di visionare li ho tutti abbandonati. La percezione di "vecchio" emergeva da vari aspetti, che spaziavano dalla recitazione agli effetti speciali, fino alle trame stesse. Abituata ad una patina super hd, ad ambientazioni e scenografie mozzafiato e a colorazioni di scena curate nel dettaglio i drama vecchi con la loro bassa qualità e scarsa cura estetica in generale non sono mai stati di mio interesse. Con il passare degli anni, questa avversione verso i drama datati è cresciuta, al punto che oggi sarebbe per me impensabile guardare produzioni famose come "Goong" o "My Girl" degli anni passati.
I drama lunghi
Questo è un argomento dibattuto da moltissimi amatori dei drama. Tanti ad esempio vedono solo storici, family o daily che hanno di solito più di 20 episodi per i primi e tra i 50 ed i 100 episodi per i secondi ed i terzi rispettivamente. Personalmente, trovo estremamente noiosi quei drama che protraggono eccessivamente la loro trama. Già dopo 18/20 puntate, mi ritrovo a implorare per una conclusione. Infatti con il tempo ho basato anche le mie visioni in base a quanto fosse lungo il drama. Anche se la produzione in questione è di altissima qualità, ho imparato a evitare quelle che superano le 20 puntate, poiché comprendo quanto sia difficile mantenere alto il mio interesse per oltre 16 episodi, figuriamoci per altri 4 o più.
I drama recitati da attori idol
Devo dire che negli ultimi anni gli idol hanno preso seriamente la carriera televisiva. In passato, sembrava che questa fosse considerata più come un'opzione di ripiego per rimanere nel mondo dello spettacolo. Solo una piccola percentuale di idol dimostrava abilità notevoli, che derivavano da talenti naturali o da un impegno nello studio. Tuttavia, la stragrande maggioranza sembrava non avere remore nel continuare la carriera attoriale senza una preparazione adeguata. Col passare del tempo, ho notato un aumento significativo nel livello richiesto agli idol che intraprendono la recitazione. Gli standard si sono notevolmente elevati, portando con sé un miglioramento nei "side talent" degli artisti. Sebbene vi siano ancora pochi che possano competere con attori professionisti, abbiamo avuto tante incredibili sorprese negli ultimi anni, per citarne uno DO degli Exo.
I drama cinesi e taiwanesi
Potrei suscitare qualche reazione accesa dagli appassionati dei drama e, sinceramente, nutro una certa apprensione nel condividere la mia opinione. Tuttavia, questo è il mio blog e quindi lo scriverò. Personalmente, ritengo che i drama cinesi siano praticamente intoccabili a causa della quantità di episodi superflui. Anche gli stessi fan di queste produzioni ammettono che, di una serie di 60 episodi, si potrebbero tranquillamente vedere solo i primi 20 e gli ultimi 20 senza perdere nulla di rilevante. Quindi... NO GRAZIE. Per quanto riguarda i drama taiwanesi, il mio disagio è più legato alla lingua utilizzata che a una questione di qualità. Benché abbia visto solo un drama taiwanese finora e l'abbia apprezzato, l'ascolto degli attori recitare in quella specifica lingua è risultato fastidioso per me.
I drama con più stagioni
Odio profondamente i drama con più di una stagione. Sin dall'inizio della mia esperienza con i drama infatti, ne sono stata affascinata e poi appassionata, soprattutto perché solo il 5% di esse ha seconde stagioni. Preferisco opere autoconclusive, e il concetto di doppie stagioni spesso conduce a finali aperti, episodi riempitivi e, talvolta, un abbassamento generale della qualità. Questo è il motivo per cui non sono particolarmente entusiasta della crescente tendenza di produrre seconde stagioni, che sta guadagnando sempre più terreno anche in corea. Gradirei che registi e sceneggiatori si dedicassero a raccontare storie completamente nuove anziché aggiungere elementi forse superflui a storie già concluse.
Aurora