Quando penso a quanto i K-drama abbiano cambiato il mio modo di guardare al cibo, mi rendo conto che, ormai, non sto più semplicemente “guardando una serie”: sto seguendo una lunga tavolata che attraversa schermi, cucine, aeroporti, supermercati, valigie. Nel 2025 il cibo nei K-drama è diventato un fenomeno culturale globale a tutti gli effetti: le esportazioni di K-food sono destinate a raggiungere 11 trilioni di won, solo i ramen coreani hanno superato 1 miliardo di dollari di export con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, e ben 7 ristoranti coreani sono entrati nella lista dei “100 Best Restaurants” del New York Times. In mezzo a questi numeri, c’è qualcosa che non si può misurare: l’emozione con cui ci affezioniamo a un piatto visto in una scena, al gesto di qualcuno che cucina per un altro, al modo in cui un boccone di zuppa, di stufato o di noodles racconta una storia familiare meglio di cento dialoghi.
Negli ultimi anni, alcuni piatti sono diventati veri e propri protagonisti: le costine lucide e perfette dei banchetti di Hotel Del Luna, il kimchi jjigae in stile nordcoreano che scalda l’anima in Crash Landing on You, lo jjamppongtang fumante di Itaewon Class, la zuppa di alghe e manzo legata ai compleanni in The Youngest Son of a Chaebol. Non sono semplici comparse culinarie: sono simboli, dispositivi narrativi, specchi di valori familiari e sociali, e al tempo stesso semi di un boom globale che passa dai K-content agli YouTuber, dai drama alle nostre cucine. In questo viaggio voglio portarvi esattamente lì: dentro quei piatti. Dalla tavola di Jang Man-wol ai piccoli villaggi nordcoreani, dai locali di Itaewon alle case dove, ogni compleanno, una zuppa di alghe ricorda il legame con la madre. Con ricette complete, consigli tecnici e uno sguardo attento a come, da questi dettagli, sia nato un vero fenomeno mondiale.
La tavola di Hotel Del Luna: un banchetto di corte travestito da drama
Partiamo da uno degli esempi più affascinanti di cucina “da drama” che è molto più di una semplice scenografia: il banchetto di Jang Man-wol in Hotel Del Luna. Nel drama tvN del 2019, il banchetto (hanseang) servito a IU nei panni di Jang Man-wol è una versione modernizzata della vera cucina di corte coreana. Non si tratta di piatti messi in scena a caso: dopo aver “vissuto” 1300 anni, il cibo che lei offre non è solo un elemento estetico, ma un vero concentrato di storia. I piatti sono stati preparati da veri cuochi di corte della dinastia Joseon e da ricercatori di cucina coreana, con la consulenza di una specialista proveniente dal Korean Institute of Palace Food. Ogni preparazione è stata studiata accuratamente, dall’impiattamento agli ingredienti, per restituire sullo schermo qualcosa di profondamente radicato nelle tradizioni.
Le costine speciali di Jang Man-wol
Le famose costine lucide e invitanti che vediamo nei banchetti sono ispirate al galbi-jjim della tarda dinastia Joseon, ma rilette in chiave contemporanea.
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Modello originale: galbi-jjim della tarda dinastia Joseon
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Tecnica moderna: cottura in stile sous-vide
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Caratteristiche principali:
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marinatura di 48 ore
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cottura lenta per 6 ore
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Dolcezza naturale: pera, datteri e castagne al posto di dolcificanti più aggressivi
Il risultato è un piatto che unisce profondità storica e sensibilità moderna: la dolcezza non è mai stucchevole, la carne risulta morbida e succosa, e la glassatura lucida sembra pensata apposta per far brillare il piatto sotto le luci di scena… e farci venire voglia di assaggiarlo attraverso lo schermo.
“Del Luna per 12”: un hansang di corte in versione drama
Un’altra immagine che resta impressa è quella del tavolo completamente riempito, un “Del Luna per 12” che gioca con l’idea del set da tavola sura della dinastia Joseon, reinterpretato in chiave contemporanea.
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Modello originale: set da tavola sura della dinastia Joseon
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Composizione base:
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riso
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zuppa
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kimchi
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doenjang (il “miso coreano”)
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8 verdure di stagione
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Disposizione estetica: i piatti sono disposti seguendo i principi tradizionali basati su yin-yang e segni zodiacali, ma con composizioni dei gyoza quasi “alla Van Gogh”, giocando su colori, forme e simmetrie.
Dietro questo tavolo, però, c’è una logica precisa:
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Specialità per ospiti fantasma: Molti piatti sono versioni di alto livello dei cibi rituali: zuppe (tang), erbette di montagna, pietanze “rosse” che richiamano i banchetti tradizionali e i rituali per gli antenati.
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Cucina stagionale: Gli ingredienti vengono scelti seguendo le 24 stagioni coreane, un calendario finissimo che suddivide l’anno in micro-periodi, ognuno con prodotti e caratteristiche proprie. Non è solo “cibo di scena”: è cibo che rispetta il tempo.
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Stufe e hotpot: Le piccole stufe e gli hotpot che vediamo sono ricostruzioni moderne dell’alta cucina dei banchetti di corte: strumenti che permettono di mantenere il cibo caldo e di continuare la cottura in tavola, dando l’idea di un banchetto vivo, in movimento.
Dietro le quinte, per mantenere il realismo durante le riprese, è stato utilizzato un dispositivo speciale per tenere il cibo caldo a lungo, e IU ha persino imparato il galateo da tavola da un vero chef di corte prima di girare: il modo in cui impugna le bacchette, come beve la zuppa, come si muove davanti alla tavola… tutto è stato preparato per far sembrare quella scena un vero banchetto reale, non una semplice fiction.
Hotel Del Luna a casa: 5 ricette in stile Del Luna
La cosa più bella è che l’eleganza della tavola di Jang Man-wol non è irraggiungibile. I piatti sontuosi della serie possono essere trasformati in ricette riproducibili anche in una cucina normale, senza ingredienti introvabili. Di seguito, cinque ricette in stile Del Luna pensate per portare quell’atmosfera a casa, con dosi chiare e tempi realistici.
Ricetta 1 – Costine brasate Del Luna (4 persone, circa 3 ore)
Ingredienti
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Base
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2 kg di LA short ribs
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1 pera
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1 cipolla
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300 g di ravanelli
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Frutta / noci
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15 datteri
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10 castagne
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1 carota
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5 funghi shiitake
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Marinata
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1 tazza di salsa di soia
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4 cucchiai di zucchero
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1/2 tazza di succo di pera
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2 cucchiai di aglio tritato
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1 cucchiaio di zenzero tritato
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3 cucchiai di olio di sesamo
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Procedimento
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Preparare la carne - Mettere le costine in acqua fredda per circa 3 ore, cambiando l’acqua se necessario, per eliminare il sangue in eccesso.
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Preparare la marinata - Grattugiare la pera e la cipolla, mescolarle con gli altri ingredienti della marinata e immergervi le costine. Lasciare marinare per almeno 2 ore.
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Cottura in pentola a pressione - Mettere le costine, le verdure, i datteri e le castagne in una pentola a pressione, coprire con la marinata (e, se serve, un po’ d’acqua) e cuocere per circa 40 minuti.
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Riduzione e glassatura - Togliere il coperchio, far ridurre il brodo a fuoco medio finché si addensa. Aggiungere 3 cucchiai di miele e un filo di olio di sesamo alla fine per ottenere una glassatura brillante e profumata.
Ricetta 2 – Trio di erbe al chiaro di luna (circa 15 minuti per ciascuna preparazione)
Un piccolo set di banchan (contorni) che richiama i piattini di verdure visti sulla tavola di Del Luna.
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Spinaci - Sbollentare gli spinaci in acqua salata per pochi minuti, scolarli e strizzarli leggermente. Condire con aglio tritato, olio di sesamo e sale di sesamo.
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Germogli di soia - Bollire i germogli di soia, scolarli e condirli con cipollotto affettato finemente, olio di sesamo e sale.
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Radice di campanula (doraji) - Condire la radice (precedentemente trattata e tagliata) con gochujang, zucchero e olio di sesamo, mescolando bene fino a ottenere un contorno leggermente piccante e dolce.
Ricetta 3 – Doenjang-jjigae di corte (circa 30 minuti)
Questa versione del doenjang-jjigae è diversa da quella quotidiana:
- il brodo viene fatto bollire con cura
- il doenjang (miso coreano) viene passato al setaccio, in modo da ottenere una consistenza più liscia e un sapore chiaro e pulito, senza residui grossolani.
Si ottiene così una zuppa più “regale”, perfetta da abbinare a un banchetto completo, ma anche a una semplice ciotola di riso.
Ricetta 4 – Omelette reale (circa 20 minuti)
Una versione elegante e morbida della classica omelette arrotolata, che possiamo immaginare tranquillamente sulla tavola di Jang Man-wol.
- Sbattere 8 uova con carote tritate finemente e cipollotti affettati.
- Scaldare una padella a fuoco basso, ungere leggermente e versare uno strato sottile di uova.
- Quando inizia a rapprendersi, arrotolare delicatamente.
- Versare altro composto di uova accanto al rotolo e continuare ad arrotolare lentamente, sempre a fuoco molto basso, fino a ottenere una consistenza morbida e soffice, senza bruciature.
Ricetta 5 – Kimchi Del Luna (versione veloce) (circa 20 minuti di lavoro effettivo)
Una scorciatoia per avere un kimchi pronto da gustare in poco tempo:
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Tagliare il cavolo e salare abbondantemente, lasciando riposare finché non rilascia l’acqua.
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Sciacquare e strizzare delicatamente.
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Condire con:
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peperoncino in fiocchi
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aglio tritato
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zenzero
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pasta di gamberi
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Mescolare bene: il kimchi è pronto da mangiare subito, con un gusto più fresco e meno fermentato, perfetto come accompagnamento rapido.
Come si “vive” un hansang
Un tempo l’hansang era pensato per due persone, ma oggi è comune mangiarlo da soli: è una tavola che può adattarsi al numero di commensali.
- Puoi dimezzare le porzioni o scegliere solo pochi contorni, senza perdere lo spirito del banchetto.
- Non ci sono regole ferree su cosa assaggiare per primo, ma tradizionalmente si sorseggia la zuppa calda all’inizio, mentre contorni e kimchi possono essere gustati come antipasto.
- In contesti formali, gli adulti o le persone più anziane iniziano per prime; ma se sei straniero, l’invito implicito è: rilassati e goditi il pasto. È questo, alla fine, l’aspetto più importante.
Crash Landing on You e la mania globale per il kimchi jjigae
Quando Crash Landing on You è andato in onda nel 2019, il suo impatto ha superato di gran lunga i confini di un semplice drama romantico. È diventato un fenomeno culturale globale, capace di far viaggiare non solo una storia d’amore, ma anche un piatto di kimchi stufato. La scena in cui Yoon Se-ri (Son Ye-jin) assaggia per la prima volta il kimchi jjigae in un piccolo villaggio nordcoreano è rimasta nel cuore di moltissimi spettatori. Un piatto semplice, nato facendo bollire insieme kimchi ben fermentato e patate, preparato in una cucina modesta, diventa il simbolo di un calore umano che lei non aveva mai sperimentato in quel modo. Alcuni numeri raccontano questa onda lunga:
- il drama ha raggiunto il 6º posto tra i contenuti più visti su Netflix USA
- ha ottenuto un indice di gradimento del 97% su Rotten Tomatoes
- è stato visto in 190 paesi, contribuendo in modo concreto alla diffusione della Hallyu globale
- le ricerche internazionali per ricette di kimchi stew sono esplose e, nel 2025, la serie continua ad avere un flusso costante di spettatori su Netflix.
Il kimchi jjigae di Crash Landing on You non è più solo un piatto della serie: è diventato una porta d’accesso alle “nuove possibilità del K-food”.
Il kimchi jjigae in stile nordcoreano: rustico, semplice, profondissimo
Rispetto alle versioni più ricche che si trovano spesso in Corea del Sud, il kimchi jjigae in stile nordcoreano presentato nel drama ha alcune caratteristiche distintive:
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Uso centrale delle patateLe patate non sono un’aggiunta casuale:
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aiutano a neutralizzare l’acidità del kimchi ben fermentato
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rendono il piatto più saziante, adattandolo a un contesto in cui le risorse non sono sempre abbondanti.
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Condimento semplice e pulitoNiente strati infiniti di spezie e salse:
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si lascia emergere il sapore naturale del kimchi
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si aggiungono solo aglio, zenzero e salsa di soia leggera, per sostenere il gusto senza coprirlo.
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Uso dell’acqua di risoAl posto del brodo, si utilizza l’acqua di riso (quella ottenuta sciacquando il riso prima di cuocerlo):
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regala un sapore sapido ma delicato
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deriva da ricette tradizionali tipiche delle regioni nordcoreane.
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Questa combinazione crea un piatto povero negli ingredienti ma ricchissimo nella stratificazione emotiva e culturale: un cibo che racconta clima, disponibilità alimentari e storia.
Ricetta – Kimchi jjigae di Crash Landing on You (2–3 porzioni)
Ingredienti principali
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1/4 di cavolo kimchi ben fermentato (circa 400 g)
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300 g di spalla di maiale
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2 patate medie
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1/2 cipolla
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1/2 cipollotto
Condimenti
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3 tazze di acqua di riso
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3 cucchiai di salsa di soia
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1 cucchiaio di aglio tritato
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1 cucchiaio di zucchero
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2 cucchiai di olio di perilla
Guida passo dopo passo
Step 1 – Preparare gli ingredienti (15 minuti)
- Se il kimchi è molto acido, sciacquarlo leggermente in acqua fredda.
- Tagliare la spalla di maiale a bocconcini.
- Tagliare le patate a pezzi grandi e metterle in ammollo in acqua fredda.
- Affettare la mezza cipolla e il cipollotto.
Step 2 – Marinare la carne (10 minuti)
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Condire la carne con aglio tritato, vino da cucina e pepe nero.
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Questo passaggio è fondamentale:
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elimina eventuali odori forti
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migliora il sapore complessivo dello stufato.
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Step 3 – Saltare il kimchi (circa 8 minuti)
- Scaldare l’olio di perilla in una padella o in una pentola.
- Aggiungere il kimchi e saltarlo a fuoco medio.
- Quando l’acidità si attenua e il kimchi sviluppa un aroma leggermente dolce, è pronto per la fase successiva.
Step 4 – Aggiungere carne e verdure (5 minuti)
- Aggiungere la carne marinata nella stessa pentola e soffriggerla insieme al kimchi.
- A metà cottura unire le patate e la cipolla.
Step 5 – Stufare (circa 40 minuti)
- Versare l’acqua di riso e aggiungere i condimenti (salsa di soia, zucchero, eventuale altro aglio).
- Portare a bollore a fuoco vivo per 10 minuti, poi abbassare a fuoco medio e far sobbollire per 30 minuti.
Alla fine, il brodo risulterà denso, le patate morbide, il kimchi integrato e la carne tenera: una ciotola che racconta, da sola, una parte di Corea.
Itaewon Class e lo jjamppongtang: il soul food che ha conquistato il mondo
Il jjamppongtang di Itaewon Class è uno di quei piatti che, una volta visti, diventano immediatamente associati a un’emozione. Nel 2020, quando la serie è andata in onda su JTBC, ha ottenuto un enorme successo, raggiungendo un picco di ascolti del 16,51% in Corea e trovando un pubblico vastissimo anche all’estero. Lo jjamppongtang dello Sweet Chestnut Pocha è il piatto simbolo condiviso da Park Sae-ro-yi e dai suoi collaboratori: una zuppa di noodles e frutti di mare, fumante, piccante, che diventa soul food non solo per i personaggi, ma anche per chi li guarda. La serie è stata trasmessa in 190 paesi nel mondo su Netflix e, nel 2025, rimane la serie coreana più vista su Netflix Giappone. Il suo impatto non si è limitato alla trama: ha contribuito a far esplodere l’interesse per il K-food, soprattutto tra chi ha scoperto la cucina coreana proprio grazie a quei piatti fumanti in tv. Le reazioni internazionali sono state numerose e diversificate:
- In Giappone, la serie è stata particolarmente popolare tra gli uomini, tanto che alcuni l’hanno definita “la versione coreana di Naoki Hanzawa”.
- Negli Stati Uniti e in Europa, l’interesse per il K-food è aumentato del 300% nelle ricerche legate alla cucina coreana.
- Il remake giapponese del 2024, Roppongi Class, ha riacceso ulteriormente l’interesse per l’originale, riportando al centro dell’attenzione anche lo jjamppongtang.
- Tra il 2024 e il 2025, le challenge culinarie a tema K-drama sono diventate una vera tendenza tra gli YouTuber internazionali. In particolare, quando comici e celebrità giapponesi hanno iniziato a provare a cucinare lo jjamppongtang di Itaewon Class, il piatto è esploso sui social.
