16 giugno 2025

Perché sono più grande in Corea?


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Una delle curiosità più affascinanti sulla Corea del Sud – e che spesso lascia un po’ spiazzati – è legata al modo in cui viene calcolata l’età. In poche parole, in Corea sei più vecchio. Di uno, a volte anche di due anni.

No, non è un errore di matematica, né un effetto collaterale del jet lag culturale. È semplicemente un modo diverso di concepire il tempo e la vita.

La regola base: si nasce già con 1 anno

Nel sistema tradizionale coreano, quando nasci hai già un anno. Questo perché si tiene conto anche dei mesi trascorsi nel grembo materno: la vita, simbolicamente, comincia prima della nascita. Quindi, il giorno in cui vieni al mondo, hai già 1 anno.

La seconda regola: si invecchia tutti insieme il 1° gennaio

Un’altra particolarità è che tutti invecchiano insieme a inizio anno, indipendentemente dalla propria data di nascita. In Corea, infatti, non si aspetta il compleanno per aggiungere un anno, ma si fa il “salto” direttamente il 1° gennaio.

Risultato? Un bambino nato il 30 dicembre, ad esempio, compie due anni il 1° gennaio successivo... pur avendo solo due giorni di vita effettivi.

Come calcolare la tua età coreana

Per capire quanti anni "hai" in Corea, puoi usare una formula semplice:

(Anno attuale - Anno di nascita) + 1 = Età coreana

Oppure:

  • Se hai già festeggiato il compleanno quest’anno: aggiungi 1 anno alla tua età attuale.

  • Se non l’hai ancora festeggiato: aggiungi 2 anni.

Semplice? Abbastanza. Anche se all’inizio può disorientare.

Ma perché è così importante?

In Corea, l’età non è solo un numero. È un indicatore sociale. Determina il modo in cui le persone si rivolgono a te, il tipo di linguaggio che usano, il grado di rispetto che ti viene attribuito, persino certe dinamiche lavorative o relazionali.

È il motivo per cui, quando si fa conoscenza con qualcuno in Corea, una delle prime domande è: “In che anno sei nato?”
Perché da lì si capisce subito “chi sei” nella gerarchia sociale.

Il trucco per non sbagliare

Se ti capita di interagire con qualcuno che usa il sistema coreano, e non vuoi impazzire con i calcoli, c’è una scorciatoia infallibile: basta dire il tuo anno di nascita. Con quello, chi ti ascolta sarà in grado di fare tutti i conti da solo – e saprà subito se deve darti del “tu” o usare un registro più formale.


Se ti sembrava già difficile invecchiare un anno alla volta… pensa com'è farlo due volte senza nemmeno accorgertene. In Corea, succede davvero.


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