Ci sono bugie dolci, che accettiamo volentieri. Come quelle che si nascondono sotto le luci soffuse dei drama coreani, mentre ci illudono che la vita lì sia più semplice, più bella, più romantica. Ma la verità, lo sappiamo bene, non è sempre quella che passa dallo schermo. E questo articolo nasce proprio da qui: da quella distanza sottile e ingannevole tra finzione e realtà, tra ciò che i K-drama ci fanno credere e ciò che, nella Corea del Sud reale, è molto diverso.
Non si tratta di smascherare la magia – quella la teniamo stretta – ma di guardare con rispetto e curiosità a un Paese che spesso conosciamo solo attraverso gli occhi di una telecamera. E se imparassimo a conoscere anche l’altro lato? Quello meno luccicante, ma più autentico?
“Honjok”: la solitudine scelta
I drama ci mostrano spesso gruppi affiatati, famiglie invadenti, amici onnipresenti, relazioni sentimentali sempre in fermento. Ma esiste una fetta crescente di popolazione sudcoreana che ha scelto l’opposto: vivere da sola. Il fenomeno si chiama honjok, e descrive uno stile di vita in cui si decide di mangiare, viaggiare, vivere in totale solitudine. Non è tristezza, ma indipendenza. In Corea, questo è diventato quasi un movimento culturale: ci si emancipa dal dovere di socializzare e si abbraccia una quotidianità fatta di libertà personale.
Eppure, i drama ci restituiscono un’altra immagine. L’essere soli è spesso trattato come qualcosa da curare, da risolvere, da evitare. Ma nella realtà, l’honjok è sempre più accettato, e riflette un cambiamento sociale profondo, legato allo stress urbano, all’ipercompetitività e al desiderio di proteggere la propria salute mentale.
L’amore non è sempre a portata di OST
Nei K-drama l’amore è ovunque. Ti urta per strada, ti salva la vita sotto la pioggia, ti aspetta al varco della metropolitana. Eppure, la realtà è molto più sfumata. In Corea del Sud, i tassi di natalità sono tra i più bassi al mondo e sempre più giovani evitano relazioni stabili, matrimonio o figli. Le motivazioni sono tante: dalla pressione economica alla mancanza di tempo, dalla competizione lavorativa alla disillusione nei confronti delle relazioni. Il dating non è sempre rose e petali: a volte è stanchezza, a volte è proprio assenza.
I drama ci insegnano che prima o poi lui o lei arriverà. Ma molti giovani coreani non aspettano nessuno. Hanno scelto di vivere per sé stessi. E se l’amore arriverà, bene. Se non arriverà… va bene lo stesso.
La cultura dell’apparenza
Uno dei miti più diffusi è quello secondo cui tutti i coreani hanno la pelle perfetta. Nei drama non esiste acne, rossore, occhiaia che tenga. Ma la verità è che la pelle perfetta non è un dono genetico, bensì il frutto di una delle industrie cosmetiche più avanzate, competitive e pervasive del mondo.
In realtà, lo stress, l’inquinamento e la pressione sociale contribuiscono a una cura quasi ossessiva dell’aspetto fisico. I drama lo nascondono, ma è impossibile ignorare quanto il culto della bellezza impatti sul quotidiano: chirurgia estetica normalizzata, prodotti di skincare ovunque, standard estetici rigidi e idealizzati. Ciò che appare naturale è spesso costruito con cura estrema.
Bere non è romantico, è un problema sociale
Le scene di sbronze nei drama hanno quasi sempre un sottofondo comico o romantico. Ma nella vita reale, il consumo eccessivo di alcol è una delle problematiche più gravi in Corea del Sud. Si beve molto, e spesso per motivi legati al lavoro, alla pressione sociale o alla necessità di scaricare lo stress. I dati parlano chiaro: alcolismo, dipendenza e problemi di salute legati all’abuso non sono rari, e raramente vengono affrontati nei K-drama con la stessa leggerezza con cui vengono mostrati.
Bere con i colleghi, bere per dimenticare, bere per festeggiare: nei drama tutto ha una cornice brillante. Nella realtà, però, c’è anche la fatica, il senso di colpa, la dipendenza. Non è una questione da ridere o da innamorarsi sotto un lampione.
Seul non è una città piccola e i drama non sono documentari
Un altro stereotipo che si insinua nei drama è la geografia semplificata della Corea del Sud. Seul sembra una città piccola, dove tutti si incontrano per caso, si rincorrono sotto la pioggia e si trovano al momento giusto nel posto giusto. Ma Seul è una metropoli enorme, frenetica, labirintica, dove incrociare per caso qualcuno per strada è quanto di più improbabile possa accadere. Anche questa illusione fa parte della finzione.
E più in generale, i K-drama sono prodotti di intrattenimento. Spesso si prendono libertà creative che falsano la rappresentazione sociale: famiglie ideali, genitori ricchi, studenti impeccabili, rapporti idilliaci con i superiori. È importante saperlo: non sono documentari, non sono specchi fedeli di una nazione. Sono storie. Storie bellissime, a volte importanti, a volte ingenue, ma sempre finzione.
L’ombra della solitudine e la pressione invisibile
Dietro le luci della fiction si nasconde una realtà più cupa. In Corea, il tasso di suicidi è tra i più alti al mondo. Lo stress, la pressione familiare, scolastica e lavorativa, uniti allo stigma verso la salute mentale, creano un contesto difficile, spesso taciuto o edulcorato dai media.
I drama accennano a tutto questo solo in parte. Ma la solitudine, in Corea, non è solo scelta: è anche sintomo. Sintomo di una società che corre troppo, che pretende tanto, che spesso dimentica di ascoltare. E non è un caso che sempre più giovani si rifugino in vite parallele, virtuali, solitarie o immaginarie.
Questo non è un invito a smettere di amare i K-drama. Al contrario. È un invito a guardarli con occhi più consapevoli. A distinguerne la magia dalla realtà. A rispettare una cultura che è molto più complessa di come ci viene mostrata. A non confondere mai lo schermo con il mondo.
Perché se è vero che i drama ci raccontano bugie dolci, è anche vero che la verità – quella autentica – merita altrettanto amore.
Fonti
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7752144/
- https://en.wikipedia.org/wiki/Honjok
- https://www.reddit.com/r/KDRAMA/comments/ivlh86/common_misconceptions_about_skorea_created_by/
- https://spartanshield.org/38607/arts-entertainment/mainstream-south-korean-films-distort-reality-for-global-audiences/
- https://thetravelintern.com/cultures-explained-south-korea-k-drama/
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