Halloween in Corea del Sud
sì, sì, LO SO a cosa state pensando: “Halloween è passato da un pezzo e adesso lei pubblica un post su come i coreani festeggiano questa festa?” E avete perfettamente ragione. Ma la verità è semplice: non ho avuto il tempo di dedicarmici prima. Il 31 ottobre questo articolo era ancora un mezzo caos di appunti sparsi, e non avevo nessuna intenzione di rilasciarvelo puntuale ma incompleto. Quindi eccoci qua, con un pizzico di ritardo ma con il cuore ancora immerso tra zucche, streghe e pipistrelli, a parlare, finalmente di Halloween in Corea! 🎃
Un tempo, ricordo bene, Halloween per me era solo una scusa per guardare film horror e riempirmi di cioccolato senza sensi di colpa. Oggi invece è diventato un piccolo rituale culturale: ogni anno mi piace scoprire come questa festa – così occidentale, così americana – continui a cambiare pelle a seconda del Paese in cui approda. E indovinate un po’? Anche la Corea del Sud non è rimasta immune al suo fascino. Non parliamo, ovviamente, di “dolcetto o scherzetto” porta a porta o di bambini travestiti da fantasmini (anche se qualcosa di simile sta timidamente prendendo piede in alcune zone). No. In Corea, Halloween è diventato un evento glamour, modaiolo e coloratissimo, più vicino a un festival pop che a una ricorrenza spaventosa. E forse è proprio questo il motivo per cui mi affascina tanto: perché riesce a mescolare perfettamente il macabro e il carino, la paura e la vanità, la strega e la popstar.
🎃 L’autunno coreano profuma di Pepero (e di streghe)
Se siete stati a Seul a novembre, probabilmente conoscete già il Pepero Day: il giorno in cui i giovani si scambiano quei bastoncini dolci ricoperti di cioccolato, una specie di San Valentino alternativo. Ma già a fine ottobre, le vie di Hongdae e Itaewon iniziano a trasformarsi. I locali appendono ragnatele finte, le vetrine diventano arancioni e, per una notte, la città sembra un grande set cinematografico. E sì, ci sono anche le case stregate, dove si paga per urlare. (Letteralmente.) Pensavo che fosse una schiochezza per turisti, invece ho visto qualche video e cercato info online e la gente esce davvero da lì senza voce e con le gambe che tremano. Poi, si sa, i coreani, quando decidono di fare qualcosa a tema, non lo fanno mai a metà.
👻 Halloween “alla coreana”: meno paura, più performance
Quello che amo del modo in cui la Corea ha fatto suo Halloween è la capacità di trasformare tutto in spettacolo. Non troverete cimiteri o zombie vaganti per le strade (o almeno, non in senso letterale), ma feste in maschera da sogno, dove i costumi sembrano usciti da un set di Squid Game o Hotel Del Luna. Gli outfit? Altro che lenzuola e cerone. Si va dai vampiri con trucco professionale ai personaggi dei K-drama, passando per idol e creature mitologiche. È come se Halloween fosse diventato l’occasione perfetta per esprimersi, giocare con la propria identità, e – diciamolo – scattare foto da urlo per Instagram. Certo, qualcuno potrà dire che si è perso lo spirito originario della festa. Ma a me, sinceramente, piace così. È la versione più pop del brivido: un mix di paura e stile.
💀 Piccolo dizionario da brivido (per sopravvivere a Seul il 31 ottobre)
Se vi capita di essere in Corea durante Halloween, vi lascio qualche parola chiave che può tornarvi utile — anche solo per stupire i vostri amici locali:
- 마녀 (Ma-nyeo) – Strega
- 유령 (Yu-ryeong) – Fantasma
- 괴물 (Gwe-mool) – Mostro
- 뱀파이어 (Baem-pa-i-re) – Vampiro
- 호박 (Ho-bak) – Zucca
- 좀비 (Zom-bi) – Zombi
- 마법 (Ma-bup) – Magia
- 무덤 (Mu-deom) – Tomba
- 박쥐 (Bak-jwi) – Pipistrello
- 검은 고양이 (Geom-eun Go-yang-i) – Gatto nero
E se volete augurare “Buon Halloween” a qualcuno:
👉 해피 할로윈! (Hae-pi Hal-lo-win!)
Semplice, diretto, e perfettamente comprensibile.
🕯️ Le storie da brivido coreane
Tra le leggende urbane più famose, una in particolare mi ha sempre incuriosita: quella di Yongma Land, un parco divertimenti abbandonato a pochi chilometri da Seul. Dicono che di notte si sentano risate di bambini e scricchiolii di giostre che non dovrebbero muoversi da sole. Che ci crediate o no, il luogo è diventato un punto di riferimento per fotografi, youtuber e amanti del paranormale. E se vi state chiedendo: “Ma ci andresti mai da sola?”, la risposta è… assolutamente no.
🌕 Halloween, K-style
La verità è che Halloween, in Corea, non è solo una festa importata, ma un piccolo specchio della cultura coreana stessa: sempre attenta ai dettagli, all’estetica, al modo in cui le cose appaiono e si raccontano. È una celebrazione che non punta tanto a spaventare, quanto a incantare E forse è proprio questo che la rende speciale: non ha bisogno di scheletri veri o riti pagani per farti entrare nello spirito della notte. Ti basta un sorriso, una parrucca e un po’ di ma-bup (마법) — quella magia che solo i coreani sanno aggiungere a tutto ciò che toccano. Quindi, la prossima volta che vedrete un pipistrello di plastica o un idol travestito da zombie su Instagram, ricordatevi che Halloween parla ormai tutte le lingue del mondo. Anche quella coreana. E chissà, magari un giorno lo festeggeremo anche noi con una zucca intagliata, una maschera di K-drama e un “사탕 주세요! (Sa-tang joo-se-yo!)” detto con il sorriso. Perché, dopotutto, ogni festa è più bella se ci aggiungiamo un tocco di Seoul. 🧡
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