Se c’è un filo rosso che attraversa la storia e la cultura coreana, è proprio il sangue. Non solo in senso biologico, ma come simbolo di appartenenza, identità, destino e persino personalità.
Da una parte ci sono le linee di sangue, con genealogie che risalgono indietro di secoli e un’idea di popolo unito da radici comuni. Dall’altra, in un registro molto più quotidiano e pop, c’è la convinzione che il gruppo sanguigno dica qualcosa sul carattere di una persona, sulle sue compatibilità e sul tipo di relazione che potresti avere con lei. In Corea, il sangue è tutto tranne che un semplice dettaglio medico.
La Corea e il mito delle “linee di sangue pure”
Per capire quanto il sangue conti davvero nella mentalità coreana, bisogna partire da un dato molto semplice: non è raro che le famiglie conservino registri genealogici che risalgono fino a 500 anni fa. Le linee di sangue sono considerate importantissime, e molte persone sono profondamente orgogliose di appartenere a una discendenza percepita come “pura” e omogenea. Questa idea di purezza, però, non nasce dal nulla, né è sempre esistita. È l’esito di una storia lunga e stratificata.
Gli studi suggeriscono che i primi abitanti della penisola coreana potrebbero essere arrivati fino a 500.000 anni fa. Molto più tardi, nel corso dei millenni, ci sono state ondate migratorie provenienti dalle pianure siberiane, dalla Mongolia e dalla regione manciuriana della Cina orientale.
Ancora oggi, il corpo conserva tracce di questa mescolanza: la tipica voglia blu sulla parte bassa della schiena dei neonati, per esempio, viene chiamata mongol-cheom (몽골점, “marchio mongolo”). Le analisi del DNA mostrano anche una forte somiglianza tra molte caratteristiche fisiche dei coreani del Sud e dei giapponesi. Insomma: se si guarda alla storia biologica, l’idea di una “razza pura” traballa subito. Eppure questo mito ha avuto e ha ancora una forza enorme.
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Un Paese sempre più multiculturale: quando la realtà bussa alla porta del mito
L’idea di una Corea a “sangue unico”, però, oggi si scontra con un dato di fatto: il Paese sta diventando sempre più multiculturale. Sempre più lavoratori stranieri chiamano la Corea “casa”. I matrimoni internazionali sono in aumento e le famiglie con genitori di nazionalità diverse sono ormai parte integrante del paesaggio sociale.
Quando voci esterne, incluse quelle provenienti da organi internazionali, mettono in discussione l’idea di “razza pura”, emergono spesso reazioni xenofobe. C’è chi teme che criticare questo nazionalismo etnico significhi indebolire l’orgoglio nazionale o minacciare l’idea di una futura riunificazione.
Dal sangue genealogico al sangue in provetta: quando il gruppo sanguigno diventa personalità
Se in molti Paesi, all’inizio di un’uscita, la domanda classica è:
“Di che segno sei?”
in Corea, una delle domande più frequenti è:
“Che gruppo sanguigno hai?”
Che tu sia coreano o appena arrivato in Corea, è molto probabile che prima o poi qualcuno ti chieda questa cosa, con la stessa naturalezza con cui ti chiede quanti anni hai. Non è una curiosità medica: è un modo rapido per farsi un’idea del tuo temperamento e, soprattutto, della tua compatibilità con gli altri.
Molti coreani rimangono davvero sorpresi nello scoprire che buona parte degli stranieri non conosce neppure il proprio gruppo sanguigno. Per loro è una delle informazioni base su se stessi, quasi come il compleanno.
Gruppo sanguigno come oroscopo: un profilo psicologico in una lettera
- i segni zodiacali vengono associati a tratti di personalità, compatibilità, fortuna/sfortuna, ecc.
- una piccola minoranza prende decisioni basandosi seriamente sulle previsioni
- la maggior parte delle persone lo vive in modo leggero, come spunto di conversazione
Allo stesso modo, in Corea il gruppo sanguigno viene spesso usato come una specie di “profilo psicologico abbreviato”: un modo per farsi un’idea immediata di chi hai davanti, soprattutto in un appuntamento al buio o quando conosci qualcuno di nuovo.
Da dove nasce questa teoria?
Da lì, l’idea tornò a diffondersi in Giappone e in altri Paesi asiatici, come Corea del Sud e Taiwan, fino a diventare quasi un codice culturale condiviso. In alcuni momenti, questa teoria è stata presa così sul serio che certe aziende arrivarono addirittura a raggruppare i lavoratori per tipo di sangue, pensando che persone con lo stesso gruppo sarebbero state più affiatate e produttive insieme.
I quattro gruppi sanguigni e i loro profili: A, B, AB e O
Vediamo ora come, secondo questa visione, vengono descritti i quattro gruppi sanguigni principali. Ti ritrovi in qualcuno di questi profili?
Gruppo A: sensibile, diligente, perfezionista
In molte descrizioni, le persone di gruppo A sono viste come:
Sono percepite come tranquille, leali, attente agli altri, ma anche un po’ riservate e passive-aggressive. Possono essere timide, molto sensibili, con una forte tendenza a custodire i propri sentimenti senza mostrarli apertamente.
Una descrizione ricorrente è questa frase in coreano:
A형은 성실하고 예민한 것 같아요.A-hyeong-eun seong-sil-ha-go ye-min-han geot ga-ta-yo“Le persone con sangue di tipo A sembrano serie e sensibili.”
Secondo molte tabelle coreane della personalità per gruppo sanguigno, i tipo A sono:
-
성실하다 (seong-sil-ha-da) = essere seri, diligenti
-
신중하다 (sin-jung-ha-da) = essere cauti
-
고집이 세다 (go-ji-bi se-da) = essere testardi
-
예민하다 (ye-min-ha-da) = essere sensibili
In altre descrizioni più discorsive, i tipo A vengono presentati come diplomatici e amichevoli, ma poco inclini alla vita mondana. Preferiscono spesso stare da soli piuttosto che in grandi gruppi, possono sentirsi a disagio in luoghi affollati o a feste rumorose, e hanno quello che viene chiamato “cuore fragile”: si feriscono facilmente e impiegano molto tempo ad aprirsi davvero a qualcuno.
Se vuoi avvicinarti a qualcuno di gruppo A, la regola implicita è: pazienza. Conoscilo lentamente, dai tempo al rapporto di crescere. Una volta rotto il ghiaccio, spesso scopri una persona con i piedi per terra, affidabile, seria e molto più calorosa di quanto mostrasse all’inizio.
Gruppo B: creativo, passionale, indipendente (e con fama… complicata)
Il gruppo B ha probabilmente la reputazione più “chiacchierata” di tutti. In una prima descrizione sintetica, chi ha questo gruppo sanguigno viene associato a:
Secondo molte tabelle coreane, i tipo B sono:
-
창의적이다 (chang-ui-jeo-gi-da) = creativi
-
낙관적이다 (nak-gwan-jeo-gi-da) = ottimisti
-
이기적이다 (i-gi-jeo-gi-da) = egoisti
-
무책임하다 (mu-chae-gim-ha-da) = irresponsabili
Non a caso, si sente spesso dire:
B형은 창의적이고 낙관적인 것 같아요.B-hyeong-eun chang-ui-jeo-gi-go nak-gwan-jeo-in geot ga-ta-yo“Le persone con sangue di tipo B sembrano creative e ottimiste.”
I tipo B vengono descritti come i più estroversi di tutti: indipendenti, appassionati di ciò che li interessa davvero, alla continua ricerca di stimoli. Non hanno paura di dire ciò che pensano e questo, a volte, li fa percepire come egocentrici o poco attenti ai sentimenti altrui.
In Corea, gli uomini di gruppo B hanno una fama piuttosto negativa a livello romantico: spesso vengono visti come playboy o partner poco adatti a una relazione stabile. È un cliché talmente radicato che esiste persino una canzone famosa intitolata “Blood Type B Man”, che ha consolidato questo stereotipo nell’immaginario collettivo.
Ma, al di là della cattiva reputazione, i tipo B hanno anche molte qualità positive: sono curiosi, onesti, spontanei, amano stare al centro dell’attenzione e fanno amicizia facilmente.
Gruppo O: leader naturale, estroverso e ambizioso
Il gruppo O è spesso considerato quello dei leader nati. In una prima lettura, i tratti principali vengono riassunti così:
Secondo molte descrizioni coreane, i tipo O sono:
-
외향적이다 (oe-hyang-jeo-gi-da) = estroversi
-
타고난 리더이다 (ta-go-nan ri-deo-i-da) = leader naturali
-
거만하다 (geo-man-ha-da) = arroganti
-
질투심이 많다 (jil-tu-si-mi man-ta) = molto gelosi
Spesso li si descrive dicendo:
O형은 외향적이고 타고난 리더예요.O-hyeong-eun oe-hyang-jeo-gi-go ta-go-nan ri-deo-ye-yo“Le persone di tipo O sono estroverse e leader nati.”
Hanno energia, praticità, capacità di esprimersi in modo chiaro e convincente. Sono bravi a esprimere le proprie opinioni in modo costruttivo, mantengono un atteggiamento cordiale e danno l’impressione di essere stabili e padroni di sé.
Non a caso alcune ricerche coreane riportano che il gruppo O è uno dei più apprezzati da CEO e colleghi di lavoro.
Hanno spesso difficoltà a esprimere i propri veri sentimenti per paura del rifiuto e tendono a sfinirsi cercando la perfezione in tutto.
Gruppo AB: geni, pazzi o semplicemente complessi?
Il gruppo AB è forse quello più affascinante e controverso, tanto che viene spesso descritto con l’etichetta “geni o pazzi”. È visto come un mix tra i tratti del gruppo A e del gruppo B, e questo lo rende:
Molti li percepiscono come persone “più mente che cuore”: razionali, organizzate, molto brave nella gestione del denaro, ma anche inclini a isolarsi o a sembrare distaccate.
Tra le espressioni che li descrivono troviamo:
AB형은 합리적이고 재능이 있어요.AB-hyeong-eun ham-ni-jeo-gi-go jae-neung-i it-eo-yo“Le persone con sangue di tipo AB sono razionali e talentuose.”
Le parole chiave spesso associate ai tipo AB sono:
-
합리적이다 (ham-ni-jeo-gi-da) = razionali
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재능이 있다 (jae-neung-i it-da) = talentuosi
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비판적이다 (bi-pan-jeo-gi-da) = critici
-
별나다 (byeol-na-da) = eccentrici
Sono imprevedibili, passano facilmente da un’attività all’altra, e il loro umore può cambiare rapidamente a seconda della situazione. Non sopportano ciò che percepiscono come illogico o irrazionale, e questo li porta talvolta a entrare in conflitto con gli altri.
Per questo vengono spesso visti come “lunatici” o “a doppia faccia”, ma in realtà è più corretto dire che hanno una personalità complessa, difficile da leggere in modo lineare.
Allora… quanto conta davvero il gruppo sanguigno?
Dalle linee di sangue alle lettere sul referto: lo stesso bisogno di definirsi
In mezzo ci siamo noi, spettatori e appassionati di K-drama, che leggiamo tutto questo nei dettagli di una trama, in una battuta buttata lì, in una domanda casuale come “Che gruppo sanguigno hai?” o in una storia d’amore impossibile che mette in discussione proprio l’idea di chi può far parte o meno del “noi”.
Forse, alla fine, la cosa più interessante non è stabilire se il sangue dica davvero qualcosa su di noi, ma osservare quanto intensamente la Corea abbia costruito, intorno a questo tema, una parte così grande della propria narrazione collettiva.
Fonti:
- https://www.koreanclass101.com/blog/2018/05/09/blood-type-personality-in-korea/
- https://gwangjunewsgic.com/arts-culture/korean-culture/its-in-the-blood/

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