Sono tornata con un nuovo post in cui parliamo delle stranezze più surreali che potete trovare solo in Corea. Oggi iniziamo dalle competizioni più curiose e improbabili che si tengono nel Paese, molte delle quali si svolgono nei parchi lungo il fiume Han o nei vari distretti di Seoul.
La prima si chiama 멍때리기 대회. È quasi impossibile da tradurre, ma potremmo renderla come “gara dello spazio mentale vuoto”. Il concetto è semplice: svuota la mente, non parlare, fissa il vuoto senza mettere niente a fuoco. In pratica, devi risultare il più “assente” possibile. La competizione dura 90 minuti e ogni partecipante riceve quattro cartoncini colorati:
- rosso per “ho bisogno di un massaggio”;
- giallo per “qualcuno mi sventoli, grazie” (al sole non si scherza);
- blu per “acqua”;
- nero per “altro tipo di assistenza”.
Il vincitore si decide in due modi: il pubblico vota chi sembra più “spento” e ogni 15 minuti viene monitorato il battito cardiaco: vince chi lo mantiene più stabile o lo fa scendere di più.
La seconda competizione surreale è la G-Valley Necktie Run, la corsa con la cravatta. È lunga solo 2,3 km, ma bisogna correre indossando una cravatta o un accessorio simile. Si svolge nel distretto di Guro, chiamato G-Valley per analogia con la Silicon Valley, ma chiunque può partecipare: non serve lavorare nell’IT né vivere in zona.
La terza è la Super Distractions Competition, la gara delle super distrazioni. Nonostante il nome, l’obiettivo è rimanere concentrati mentre ti circondano di caos: persone che urlano, finti innamorati che si dichiarano, presentatori che blaterano senza senso. L’ultimo che riesce a mantenere la concentrazione vince.
Poi c’è la Sleeping Competition, la gara del sonno: devi dormire 90 minuti mentre tutti cercano di impedirlo. Ogni mezz’ora succede una di queste tre cose:
- ti solleticano il naso con una piuma;
- qualcuno ti sussurra “Congratulazioni, hai vinto”;
- dagli altoparlanti partono suoni di zanzare o rumori di russamento.
Se ti svegli anche solo una volta… sei fuori. Tra chi riesce a dormire fino alla fine, vince chi riduce maggiormente il battito cardiaco, segno di sonno profondissimo.
Le competizioni assurde non finiscono qui. Esistono anche gare “atletiche”… particolari, diciamo così. Una di queste è lo SkyRun nella Lotte World Tower, l’edificio più alto della Corea: prima si attraversa a nuoto il lago artificiale e poi si salgono 123 piani fino alla cima. Il premio è un buono da 1,23 milioni di won (circa 900 dollari).
Molto più creativa, invece, è il Cross Han River in Your Own Style, una sorta di regata in cui devi costruire la tua barca usando materiali forniti dagli organizzatori: bottiglie vuote, galleggianti e bambù. Devi remare per 80 metri, girare un indicatore e tornare indietro. Alla fine, tutto va smontato e smaltito correttamente.
In ogni condominio c’è una zona di raccolta con indicazioni precise. Le scatole e i cartoni del latte vanno piegati del tutto, e le etichette delle bottiglie devono essere rimosse e buttate nei rifiuti generali. Se ti beccano a non rispettare le regole? Fino a 1 milione di won di multa (circa 800 dollari). La parte incredibile è che queste regole… le seguono tutti, ed è proprio questo che rende la Corea una delle nazioni più efficienti e green al mondo nello smaltimento dei rifiuti.
La Corea del Sud è un posto dove il quotidiano diventa spettacolo e dove anche le azioni più banali, dormire, fissare il vuoto o buttare la spazzatura, possono trasformarsi in un’esperienza collettiva e spesso sorprendente. È un Paese che ama le sfide curiose, la disciplina e la creatività, e che riesce sempre a farci sorridere con tradizioni moderne che non troveremmo da nessun’altra parte.
E chissà, forse è proprio questo mix di eccentricità e ordine che rende la Corea così affascinante: un luogo in cui tutto sembra possibile, persino vincere una gara… dormendo.
