Solomon's Perjury è un drama di genere mystery sudcoreano. È stato trasmesso per la prima volta in Corea del Sud nel dicembre 2016. Lo serie narra le vicende di un piccolo gruppo di studenti mentre indagano su ogni dettaglio e analizzano ogni mossa che ha portato alla morte del loro compagno di classe Lee So-Woo, il cui corpo viene scoperto a scuola. Dopo aver indagato, la polizia conclude che la sua morte è un suicidio. Tuttavia, gli studenti non sono convinti. Il drama è stato uno dei primi a voler sensibilizzare sull'importanza della salute mentale, in particolare il suicidio, in modo sensibile e responsabile. Nonostante sia ancora oggi poco conosciuto è stato uno dei primi a ricevere più attenzione del solito, anche dagli spettatori globali, in merito al tema trattato.
Anche se si presenta come una serie mystery: Solomon's Perjury è la storia di come diverse persone affrontano il suicidio, e quanto sia difficile venire a patti con un tale evento. Non c'è spiegazione, solo le interpretazioni di eventi conosciuti come percepiti dagli altri. Questo è ciò che è sembrato più doloroso e più vero.
Le persone che si tolgono la vita non sempre lasciano note di suicidio, e anche quando lo fanno, il più delle volte i cari sopravvissuti hanno troppe domande, cercando di mettere insieme un puzzle in cui mancano troppi pezzi. Semplicemente non si ottengono sempre tutte le risposte necessarie per capire. Rimane solo il dolore, la sensazione di perdita e supposizioni della nostra mente.
L'evento rappresentato in questa serie è di immenso significato. Il suicidio è la quarta principale causa di morte nella Corea del Sud ed è la principale causa di morte tra gli individui della Corea del Sud tra i 15 e i 24 anni. È sicuramente un problema che richiede attenzione. La Corea del Sud ha il più alto tasso di suicidi tra i bambini e gli adolescenti dai 10 ai 19 anni nel mondo . Nel caso ve lo stiate chiedendo, il suicidio è la decima causa di morte negli Stati Uniti. Immaginate quindi quanto è spaventoso comparare la 10° posizione di un paese immenso come gli Stati Uniti con il 4° posto di un paese enormemente più piccolo come la Corea.
Quando qualcuno che conosciamo si toglie la vita, spesso ci chiediamo perché. Potremmo incolpare gli altri, o sperimentare diverse emozioni come la negazione, la rabbia o la colpa. Le persone affrontano il dolore in modi diversi e il modo in cui lo affrontiamo è influenzato dal nostro rapporto con la persona che è morta.
La maggior parte dei coetanei di So-Woo non lo conosceva bene ma, nonostante questo, non riesce a rimanere indifferente davanti alla sua morte. Potrebbero esserci più fattori che hanno contribuito a questo: Prima di tutto, gli studenti hanno tutti visto che So-Woo è stato vittima di bullismo. In secondo luogo, essendo adolescenti, possono avere una generale sfiducia nei confronti delle figure autoritarie, come se non ricevessero tutte le risposte o se venissero trattati come bambini. In terzo luogo, potrebbero avere difficoltà a comprendere il suicidio in generale, specialmente se provavano sensi di colpa per non aver difeso So-Woo quando ne aveva bisogno. Ciò li spinge a prendere la decisione di organizzare un processo per scoprire cosa è successo "realmente", contro i desideri della scuola. Questo processo sostanzialmente, potrebbero aiutare gli studenti ad andare avanti ma, la via della guarigione non è priva di ostacoli.
Lo studente che conduce il "processo" è Go Seo-Yeon, capoclasse e alunna modello. Seo-Yeon sembra una brava persona, tuttavia, si sta aggrappando ai sensi di colpa per non aver difeso So-Woo quando ne ha avuto la possibilità. Per Seo-yeon, il finto processo è un modo non solo per guarire se stessa o la scuola, ma per dare a So-Woo una voce, ora che lui non può più difendersi. E' ora una responsabilità sua, ma anche dei suoi compagni, scoprire la "verità". Seo-Yeon si concentra sul processo, qualcosa che al momento gli da uno scopo per scendere a patti con la morte. E' non è la sola. Molte persone si sentono motivate a fare qualcosa di significativo. Come ad esempio difendere qualcosa in cui credono.
Quando abbiamo a che fare con il suicidio i sensi di colpa sono i peggiori nemici e logorano chiunque siamo rimasto rispetto a chi ha deciso di andarsene. Quante volte desideriamo aver fatto qualcosa, e quanto spesso siamo nella posizione di impedire effettivamente che qualcosa di brutto accada o di aiutare qualcuno quando ha bisogno di aiuto?
La verità è che nessuno di noi sa esattamente cosa potremmo fare in una situazione difficile, finché non ci troviamo in quella situazione difficile. Ma non fare nulla farebbe sentire la maggior parte della gente colpevole, specialmente se ci sono gravi conseguenze, come nel caso di So-Woo.
Si cerca di trovare delle ragioni, si cerca di capire quali punti non sono stati visti abbastanza chiaramente per collegarli insieme ma, al tempo stesso, si nega, si nega di non essere stati in grado di capirlo prima perché al momento sarebbe un ulteriore dolore da dover sopportare.
Uno dei personaggi più avvincenti della serie è Han Ji-Hoon. Nella notte del suo suicidio, So-Woo ha chiamato Ji-Hoon. Ji-Hoon incolpa se stesso per il suicidio del suo migliore amico. Sa di averlo abbandonato, di aver pronunciato nei suoi confronti parole piene di rabbia. Quando una persona ha pensieri suicidi, potrebbe rivolgersi a qualcuno di cui si fida, qualcuno che si è sempre preso cura di lui.
Ma se anche la persona da cui cerchi aiuto e conforto sta attraversando un momento difficile, non è in grado di aiutare come vorrebbe, come ha sempre fatto, potrebbe non dire le parole giuste che avrebbero cambiato tutto sarebbe da biasimare?
Attraverso il finto processo gli studenti hanno avuto modo di conoscere diverse parti di So-Woo. È interessante vedere i pochi dettagli della sua storia prosperare alla luce della sua morte. Sembrava che nessuno lo conoscesse davvero ma...
Quanti di noi possono dire di conoscere davvero qualcun altro?
La morte spesso ci fa pensare alla vita e ai nostri valori. Cosa siamo disposti a rinunciare per fare ciò che è giusto? Seo-Yeon rinuncia alla sua buona reputazione scolastica, mentre Ji-Hoon decide di non nascondere il fatto che non sta bene. Questa è probabilmente la cosa più difficile da fare per molte persone perché tutti noi diciamo e facciamo cose che potremmo in seguito rimpiangere.
Il messaggio generale che ritengo sarebbe opportuno prendere da questo drama è che nessuno di noi è perfetto.
A volte facciamo enormi errori, e non possiamo ricominciare. Non siamo sempre lì per chi ha bisogno di noi. Non sempre abbiamo una parola gentile da dire a qualcuno. Non siamo sempre in forma per prenderci cura degli altri. E va bene. Siamo solo umani, dopo tutto.
Aurora
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