6 luglio 2025

Quel giorno in cui diventi grande (per davvero): il Coming of Age Day in Corea

Hai mai pensato a cosa significhi davvero diventare adulti?

In Corea del Sud non si tratta solo di un numero scritto sulla carta d’identità, di una torta con le candeline o di una cena con gli amici. No, lì il passaggio all’età adulta ha un nome, una data e una tradizione tutta sua: si chiama Coming of Age Day (성년의 날, Seongnyeon-ui Nal) e si festeggia ogni terzo lunedì di maggio.

Ed è molto, molto più di una semplice festa di compleanno.

Un passaggio, un simbolo, una promessa

Diventare adulti, per davvero, in Corea significa essere riconosciuti dalla società. Non è solo una sensazione personale, è una dichiarazione pubblica. Un ragazzo, una ragazza, che fino al giorno prima erano considerati adolescenti, ora si trovano improvvisamente di fronte a un mondo che li vede con occhi diversi.

Non si tratta solo di aprire una nuova porta. Si tratta di attraversare una soglia, lasciandosi alle spalle qualcosa che non tornerà. L’infanzia. La spensieratezza. Quella zona franca in cui gli errori erano concessi, e le responsabilità erano quasi sempre di qualcun altro.

Un rituale antico come il tempo

La prima volta che la Corea celebrò ufficialmente il passaggio all’età adulta risale al lontano 965, durante la dinastia Goryeo. Il re Gwangjong regalò al principe ereditario un abito da adulto, in linea con una tradizione cinese. Quel gesto simbolico sancì l’ingresso del giovane nella vita adulta e gettò le basi per ciò che oggi è diventato un appuntamento nazionale.

Oggi, ovviamente, i tempi sono cambiati, ma non la forza del messaggio.

Ma cosa significa, concretamente, diventare adulti in Corea?

Tante cose. Alcune potresti immaginarle, altre forse ti sorprenderanno.

Quando compi 19 anni in Corea, ottieni:

  • Il diritto di voto (투표권 – Tupyo-gwon): puoi finalmente scegliere chi guiderà il tuo Paese.

  • La possibilità di guidare (운전 권리 – Unjeon gwonli): la strada diventa tua.

  • Il permesso di bere alcolici e fumare (음주 및 흡연 권리 – Eumju mit heubyeon gwonli): una libertà che segna un punto di svolta.

  • Il diritto di sposarti senza consenso dei genitori (결혼 권리 – Gyeolhon gwonli): perché adesso puoi scegliere anche il tuo futuro familiare.

  • La piena responsabilità legale (법적 책임 – Beopjeok chaegim): ogni tua azione ha conseguenze. Non sei più “troppo giovane”.

  • Per i ragazzi, l’obbligo del servizio militare (남성의 의무적 군복무 – Namseong-ui uimujeok gunbokmu): un passaggio che non si può evitare.

Non sono solo leggi. Sono simboli. Passaggi concreti che cambiano il modo in cui il mondo ti vede, ma anche — e soprattutto — il modo in cui tu inizi a vedere te stesso.

Le cerimonie tradizionali: dove il corpo racconta il cambiamento

Tra le immagini più intense del Coming of Age Day ci sono le antiche cerimonie: il Gwallye per i ragazzi e il Gyerye per le ragazze.

Nel Gwallye, i giovani uomini si legano i capelli in uno chignon chiamato sangtu e indossano abiti tradizionali da adulto. È un gesto potente: non sei più un ragazzino, ma un uomo.

Nel Gyerye, le giovani donne sistemano i capelli in un’elegante acconciatura chiamata jangmeori, fermata con un fermaglio speciale, il binyeo. Basta un gesto, uno sguardo allo specchio, per rendersi conto che qualcosa è cambiato per sempre.

E oggi? Un mix di passato e presente, tra profumo e petali di rosa

Oggi il Coming of Age Day è un ponte tra tradizione e modernità. Le cerimonie antiche continuano a vivere nei villaggi tradizionali come il Namsangol Hanok Village a Seoul, dove giovani coreani (e anche molti stranieri!) indossano l’hanbok, apprendono i riti di passaggio e si ritrovano, per un giorno, immersi in una storia che li precede.

Nel contesto più moderno, invece, ci si scambiano tre doni simbolici:

  • Una rosa: per rappresentare la bellezza e la passione della giovinezza.

  • Un profumo: che evoca il cambiamento, la scoperta della propria identità, e il desiderio di lasciare un segno.

  • Un bacio: perché diventare adulti significa anche aprire il cuore.

E alla fine della giornata, durante il rituale chiamato suhunrye, i giovani fanno una promessa solenne: quella di essere adulti responsabili. Non solo per legge, ma per scelta.

Parole da imparare, emozioni da vivere

Chi studia la lingua coreana lo sa bene: dietro ogni parola si nasconde un universo culturale. E allora ecco alcune espressioni chiave legate al Coming of Age Day:

ItalianoCoreanoPronuncia
Adulto성인Seong-in
Cerimonia행사Haengsa
Congratulazioni축하합니다Chukhahamnida
Esperienza경험Gyeongheom
Dono선물Seonmul
Maturità성숙Seongsuk
Profumo향수Hyangsu
Responsabilità책임Chaeg-im
Anello반지Banji
Rose장미Jangmi
Tradizione전통Jeontong
Gioventù청년Cheongnyeon

Ma la verità è che nessuna traduzione potrà mai spiegare fino in fondo cosa si prova in quel momento. Perché il Coming of Age Day non è solo una celebrazione. È un salto. Un’esplosione di emozioni. È la prima volta in cui ti rendi conto che non c’è più nessuno davanti a te a tracciare la strada.

Ora tocca a te.

Fonte: https://ling-app.com/ko/coming-of-age-day/

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