Ci sono serie che guardi con leggerezza, lasciandoti cullare da una storia romantica, e altre che ti piombano addosso come un’eco lontana di qualcosa di molto più grande. Korea–Khitan War non è un semplice drama storico. È una rievocazione imponente di un’epoca dimenticata, che mescola onore, strategia, sangue e identità nazionale. Dietro le armature scintillanti, le battaglie epiche e i silenzi solenni dei protagonisti, c'è una storia vera. Ed è una storia che merita di essere raccontata.
La serie, trasmessa tra il 2023 e il 2024 su KBS2 e poi approdata anche su Netflix e altre piattaforme, nasce come adattamento del romanzo Goryeo–Khitan War: Sweet Rain in the Winter, pubblicato nel 2018 da Gil Seung-soo. Prodotta per celebrare il 50° anniversario di KBS, questa epopea vede tra i protagonisti Kim Dong-jun nei panni del giovane Re Hyeonjong, affiancato da Choi Soo-jong, che interpreta il leggendario generale Gang Gam-chan. Il risultato? Un drama sontuoso, che non si limita a ricostruire i fatti, ma ci porta nel cuore pulsante di un conflitto dimenticato: la guerra tra il regno di Goryeo e la dinastia dei Khitan.
Ma chi erano davvero questi uomini? E perché, mille anni fa, la penisola coreana si è trovata a fronteggiare uno dei momenti più critici della sua storia?
Quando la storia bussa alla porta
La storia vera inizia nel cuore del X secolo, quando il regno di Goryeo – sorto dalle ceneri dell’antica Silla – si trovò a riorganizzare un’identità nazionale frammentata. Da nord incombeva una nuova minaccia: la dinastia Liao, guidata dai Khitan, un popolo nomade potente e ambizioso che aveva già conquistato il regno di Balhae, costringendo il suo principe ereditario e molti rifugiati a cercare asilo proprio a Goryeo.
Quel gesto di accoglienza, compiuto dal fondatore Taejo di Goryeo, non fu solo un atto umanitario, ma un’affermazione politica: “voi siete nostri fratelli, questo è anche il vostro regno”. Un’affermazione che avrebbe portato conseguenze durature.
Quando, nel 942, i Khitan inviarono in dono cinquanta cammelli a Goryeo, la risposta fu fredda, letterale. I cammelli furono abbandonati a morire sotto un ponte. E fu lì che la tensione divenne irreversibile.