11 febbraio 2023

Raccontami una storia... (10)

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Dokkaebi

I Dokkaebi, conosciuti anche come “folletti coreani” sono creature leggendarie che hanno poteri soprannaturali che usano per interagire con gli umani. Spesso appaiono sotto forma di spiriti, a volte giocando scherzi agli umani o aiutandoli. I Dokkaebi, o Goblin, sono una grande parte del folklore coreano e possono essere fatti risalire fino all’epoca Silla. Ma dall’inizio del Novecento, i Dokkaebi si sono evoluti da creature misteriose e umane a brutti mostri simili a troll ma i loro poteri sono sempre rimasti gli stessi, di solito possiedono lo spirito di oggetti inanimati, come le scope, mentre di notte assumono la loro vera forma.

Una vecchia storia racconta del signore dei Dokkaebi. In un regno un re si era innamorato di una dama (Dohwa), quest’ultimo  la chiese in moglie, ma ella rifiutò perché già sposata. Quando il re morì, però, il suo spirito raggiunse la donna che, ormai vedova, dormì con lo spirito per sei notti. Da quella unione nacque Bihyeong il quale, nato con grandi poteri magici, era in grado di controllare ogni creatura magica, anche i Dokkaebi. Il successore del defunto re, compresi gli enormi poteri del ragazzo, lo portò con sé facendone il suo consigliere. Bihyeong servì fedelmente il suo re, fortificando e proteggendo il regno fino alla sua morte.


IMOOGI

I draghi coreani si chiamano imoogi e sono generalmente creature benevole. Sono associate all’acqua, vivono in fiumi, laghi e anche nell’oceano. Sono in grado di spostare le nubi e portare la pioggia sui campi assetati. Hanno buoni rapporti con le persone e possono comunicare con gli esseri umani.

Gli imoogi con quattro dita nelle zampe possono maneggiare gli oggetti agilmente e sono considerati superiori a quelli dotati di sole tre dita. L’avere un dito opponibile permette loro di trasportare la sfera, yeouiju. Questa sfera è un gioiello con la proprietà di esaudire i desideri. È la pietra Chintamani presente sia nella tradizione indù che in quella buddista, la vediamo rappresentata come una grande perla splendente. La magia della pietra si manifesta attraverso la sapienza e la compassione del suo proprietario. Costui ne fa un uso generoso con il prossimo e ne allevia le sofferenze.

La leggenda degli Imoogi dice che il dio del sole ha dato agli Imoogi il loro potere attraverso una ragazza umana. che si sarebbe trasformata in Imoogi al suo 17° compleanno. La leggenda dice anche che un marchio a forma di drago sarebbe stato trovato sulla spalla della ragazza. Rivelando che lei era l’Imoogi in forma umana. I draghi sono conosciuti nelle religioni asiatiche di tutto il mondo. Un altro mito dice che il drago Imoogi era un prototipo di drago e deve aspettare 1000 anni prima di diventare un drago a tutti gli effetti.



JEOSUNG SAJA

Il loro ruolo non è quello di giudicare o uccidere un’anima ma semplicemente di guidarla. Si crede che i Mietitori lavorino sotto Yunma, il Re dell’Inferno. Spesso appaiono alle persone prima della loro morte. Sono completamente dedicati al loro lavoro e non si può ragionare con loro o corromperli. Inseguono senza sosta chiunque gli venga detto di farlo, finché non arriva la loro ora. Poi guidano le anime lungo la strada per l’aldilà, Hwangcheon Road. Si crede che sognarli sia un cattivo presagio.

Haechi

Anche conosciuto come Haetae, è uno dei simboli della Corea. Si tratta di un leone con le corna, che tiene lontano i disastri naturali e i presagi.  Durante la dinastia Joseon, era tipico farsi ricamare l’Haechi sugli abiti, in quanto si credeva fosse una creatura in grado di distinguere il bene dal male e che portasse buon auspicio.

I fantasmi d’acqua (mul gwishin)

Si tratta dei fantasmi di coloro che sono morti in acqua. Essendo morti da soli, i fantasmi d’acqua hanno la tendenza a trascinare giù, negli abissi, delle vittime per avere la loro compagnia.


Sitografia:

  • https://www.bloomingkorea.it/creature-del-folklore-coreano/
  • https://gnomi.org/imoogi-il-drago-coreano/
  • http://www.wwwitalia.eu/web/chi-e-il-dokkaebi-di-memy-de-santis/