23 giugno 2023

Call it love (diary 7)

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Finito in tre giorni, amato, divorato, odiato a volte: call it love è indubbio che mi sia rimasto nel cuore. Con i suoi dialoghi profondi e semplici e i suoi protagonisti che tanto mi assomigliavano… la sua protagonista in cui mi sono immedesimata fino al midollo e che so, in cuor mio, non avrà più una similitudine con qualche altra protagonista femminile. Non troverò più nessun personaggio che mi rappresenti e in cui mi senta rappresentata e così simile a me, come lei. Vi do il benvenuto nel diario di viaggio di questo drama, dove, durante la sua visione ho segnato le frasi per me più significative. Buona lettura.

Episodio 11


Non è che lavori part time perché sei un'incapace. Part time o full time, non fa differenza. Lavori come tutti gli altri. 
- Che c'è? Ti batte ancora il cuore? 
- Batte molto veloce. Credo che sia per te. Quando mi pareva di impazzire e non riuscivo a respirare, l'unica cosa a cui pensavo eri tu. "Devo andare subito da Jun." E poi mi hai abbracciata. Pensavo che il cuore battesse per quello. Ma non credo che sia così. Credo che battesse forte perché mi piaci. 
- Finalmente ho capito. Nelle altre storie, avrai lasciato che le cose finissero così tutte le volte. Non ti prendi nemmeno la briga di litigare. Fai solo la parte della vittima. Perciò non hai mai avuto una storia seria a quest'età. E' normale che le persone litighino quando sono oneste, ma tu eviti di farlo. Mi sbaglio? Non hai mai litigato. 
- Hai ragione.
- Allora vuoi provare a litigare adesso? Litiga con me. "Giocare era più importante di me?" "Perché hai raccontato i fatti miei in giro?" 
- Suho. Vuoi un altro po' di birra? O almeno mangiamo qualcosa? Ti offro la cena un'ultima volta. Scusa se ti ho ferito. Ho fatto del mio meglio. Ma non è stato abbastanza. Spero che trovi la persona giusta. 


Dicono che il nome determini il destino. Ho scelto dei pessimi nomi per voi. Haesung la cometa e Jigu la terra girano attorno a Woojoo, l'universo. Possono sopravvivere solo se l'universo li accoglie. Avrei dovuto chiamarti stella o luna. Me ne pento. 
Tua madre è diversa perché non mi ha chiesto che lavoro faccio o dei miei genitori o se ho dei fratelli. Non mi ha fatto le solite domande. Mi ha solo chiesto: "Cosa ti piace di mia figlia, che è così fredda?" E ha anche detto che anche se sembri un po' fredda, dei tre fratelli, tu sei quella più di buon cuore. Quando vuoi bene a qualcuno, dai tutta te stessa, e per questo sei spaventata e fredda. Ma ha anche detto che se ricevi abbastanza amore, alla fine mostri il tuo lato tenero. Ma le ho detto che mi piaci perché non sei troppo dolce. Quando qualcuno mi si avvicina con un sorriso dolce, inizio a pensare "E se mi ferisce, con quel sorriso?" e faccio un passo indietro. Tu sei venuta da me tutta seria e mi hai detto di non avere paura. E questo mi è piaciuto. E credo che tu mi sia piaciuta per prima. 
Mia madre è la mia debolezza. Voglio tenerla nascosta perché nessuna veda. Per nascondere questa debolezza ho sempre cercato di sembrare gentile. E' per questo motivo, sono stato usato e tradito spesso. Il motivo per cui ti sto dicendo queste cose è che voglio scoprire tutte le carte. Voglio che stavolta funzioni. 

Episodio 12 


- Un monaco buddista una volta disse ai miei genitori: "La secondogenita sarà il pilastro della famiglia. Varrà come dieci figli, crescetela bene." Alla centesima volta che mio padre l'ha ripetuto, l'ho capito. Cercavo di essere il pilastro della famiglia. Se mi chiedi quali sono i miei sogni... vorrei che mia sorella sposasse un bravo ragazzo e che mio fratello trovasse un lavoro stabile. Tutto qui. Non ho mai pensato a nient'altro. Sono noiosa? 
- Sei molto gentile. 
- No. Siamo due stupidi. Se fossi davvero gentile, non sarei qui. Dentro di me, penso "Non dovresti essere qui. Vai a casa." Quando sei andato a prendere la birra ho pensato: "Adesso, vattene." Ma è tutto nella mia testa. Il mio corpo non si muove. Mi piace troppo stare con te. Tu… mi piace davvero tanto, Dongjin. Al punto che vorrei che tutti gli altri scomparissero e restassimo solo noi due. 
Ci saranno persone invidiose del tuo successo e che non vedranno l'ora di vederti fallire. Non badare a loro. 
- All'inizio avevo sentito che lei aveva venduto la casa per investire nell'azienda del figlio. Ma poi ho scoperto che suo figlio non c'entrava niente. Ci stava ancora cercando. Per chiederci scusa. 
- Per chiederci scusa?
- Si. Si sentiva in colpa. Si vedeva che non aveva nessun secondo fine quando si è scusato. Allora gli ho detto che capivo e che era tutto a posto. Gli ho detto che non era colpa sua. Proprio come noi abbiamo sofferto per colpa di papà, sembrava che anche lui soffrisse molto per colpa di sua madre. Così l'ho perdonato. 

Continua...