9 maggio 2022

Il bambino Zombie

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 “Una fiaba è una fantasia crudele che illustra la brutalità e la violenza di questo mondo in modo paradossale.” 


It's okay to not be okay è un drama dalle atmosfere scure e gotiche che al tempo della sua visione mi tenne incollata allo schermo per tutti e 16 i suoi episodi. La particolarità assoluta del drama, a mio parere, è che ogni episodio ha il titolo di una fiaba da cui questo prende ispirazione o riflette. Una volta finito il drama avrei voluto rileggere queste fiabe in italiano ma, con profondo rammarico, mi sono accorta che esse sono sempre state tradotte in funzione di sottotitolo e mai in forma scritta canonica per essere rilette in un secondo momento. L'idea dunque di collezionare in vari post, creandone una serie, tutte e 16 le fiabe che compongono il drama è nata così. L'introduzione per tutti i post sarà la medesima; detto questo buona lettura.

4. Il bambino Zombie


C'era una volta un bambino, nato in un piccolo villaggio.


Aveva la pelle chiara e gli occhi grandi. 



Crescendolo, sua madre si accorse che il bambino non provava  alcun tipo di emozione. 


Non desiderava altro che mangiare, come uno zombi. 


Allora, la madre lo chiuse in cantina, così che la gente non lo vedesse.


Ogni notte, rubava un animale per nutrirlo. 

Così lo allevò, in segreto. 


Una notte rubava un pollo.

La notte dopo, un maiale. 


Così, passarono molti anni. 

Un giorno, scoppiò un'epidemia.


Molti animali morirono 

e anche molte persone. 


I sopravvissuti lasciarono il villaggio. 


Ma la madre non poteva abbandonare il figlio. 


E per placare la sua fame, si tagliò una gamba
e gliela diede in pasto. 


Poi, fu la volta del braccio. 

Gli donò tutti gli arti. 


Quando non le rimase altro che il busto, abbracciò suo figlio per l'ultima volta…


cosicché lui potesse divorarla. 


Con entrambe le braccia, il ragazzo strinse forte
il busto della madre e parlò per la prima volta.


- "Mamma.
- Sei... così calda.


Cosa desiderava davvero? 
Saziare la sua fame?
O sentire il calore di sua madre?

Aurora