15 giugno 2022

La mano, la rana pescatrice

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“Una fiaba è una fantasia crudele che illustra la brutalità e la violenza di questo mondo in modo paradossale.”


It's okay to not be okay è un drama dalle atmosfere scure e gotiche che al tempo della sua visione mi tenne incollata allo schermo per tutti e 16 i suoi episodi. La particolarità assoluta del drama, a mio parere, è che ogni episodio ha il titolo di una fiaba da cui questo prende ispirazione o riflette. Una volta finito il drama avrei voluto rileggere queste fiabe in italiano ma, con profondo rammarico, mi sono accorta che esse sono sempre state tradotte in funzione di sottotitolo e mai in forma scritta canonica per essere rilette in un secondo momento. L'idea dunque di collezionare in vari post, creandone una serie, tutte e 16 le fiabe che compongono il drama è nata così. L'introduzione per tutti i post sarà la medesima; detto questo buona lettura.

14: La mano, la rana pescatrice

C'era una volta
una bellissima bambina,
nata da una famiglia molto ricca.


Era incantevole e perfetta
come le magnolie.
Sua madre la amava così tanto
che giurò di fare qualsiasi cosa per lei.
Le avrebbe perfino donato
il sole e la luna.




Quando la bambina iniziò
a mangiare cibi solidi,
sua madre era entusiasta.



Mia dolce bambina,
ti darò da mangiare
qualsiasi cosa desideri.
Apri bene la bocca.


Così.'
Quando la bambina iniziò a camminare,
sua madre si precipitava ovunque fosse.


Mia dolce bambina.
Ti porto io.
Su, sali sulle mie spalle.


Dopo averla cresciuta offrendole sempre
ogni cosa di cui avesse bisogno,
la madre le disse:
Mia amata bambina.
Ho bisogno di riposare.
Potresti portarmi
qualcosa da mangiare?


E la bambina rispose:
Mamma, non ho le mani.
Non le ho mai usate
e sono scomparse.


Allora, mia dolce bambina,
puoi portarmi in spalla?
Mi fanno male le gambe.


E la bambina rispose:
Mamma, non ho i piedi.
Mi hai sempre portata in spalla
e io non ho mai mosso un passo.
In compenso, ho una bocca enorme.
E aprì la sua bocca gigantesca.



Sua madre urlò in preda alla rabbia:
Ma allora non sei
la mia bambina perfetta.
Sei un'inutile rana pescatrice.
Sai solo mangiare quando ti nutro.
Non sai fare niente da sola.
Sei un disastro.


E sua madre gettò la bambina
nel mare profondo.

Si narra che da quel giorno
i pescatori odano, al largo,
il lamento di una bambina,
negli spaventosi giorni di vento.


Mamma.
Mamma.
Cos'ho fatto di male?
Ti prego, vieni a prendermi.
Ti prego, torna a prendermi.

Aurora