5 luglio 2025

Leggere per sentire, leggere per capire: un viaggio tra le scrittrici coreane che lasciano il segno


Ci sono momenti in cui un libro non è solo un libro. È una finestra aperta su un mondo che non conosci, su un cuore che non è il tuo, ma che improvvisamente inizia a batterti dentro. Se anche tu, come me, ami leggere per respirare emozioni, per ascoltare vite che non hai vissuto, e magari nel frattempo vuoi anche imparare un po’ di coreano… allora sei nel posto giusto.

In Corea del Sud, leggere non è semplicemente un hobby. È un vero e proprio stile di vita. Non è raro vedere qualcuno immerso in un romanzo in una caffetteria silenziosa, su una panchina di un parco, o addirittura durante il tragitto in metropolitana. Non serve neanche un segnalibro: le pagine si memorizzano col cuore.

E sai qual è la cosa più bella? Che leggere in lingua originale – anche se magari all'inizio ti sembra una salita ripida – ti espone alla musicalità vera delle parole, al modo in cui la grammatica si piega alle emozioni, ai modi di dire che non trovi nei libri di testo. Una frase può insegnarti più di dieci lezioni teoriche, se ti tocca nel punto giusto.

Ma oggi voglio raccontarti qualcosa di ancora più speciale: voglio parlarti delle donne che, con le loro parole, hanno modellato la letteratura coreana. Alcune hanno scosso intere generazioni. Altre ti entreranno dentro senza fare rumore, ma ci resteranno a lungo.

✨ Le voci femminili della letteratura coreana

Hai mai pensato a quanto sia potente la scrittura di una donna che ha trovato la sua voce, anche in una società dove non è sempre stato facile farla sentire?

Ecco alcune delle scrittrici coreane che secondo me dovresti conoscere. Non solo perché sono famose, ma perché ognuna di loro ha scritto qualcosa che potrebbe cambiarti. Anche solo un po’.


🕊️ Oh Jung-Hee
La sua scrittura è una carezza che sa diventare lama. In The Bird, esplora il dolore umano con una delicatezza quasi sacra. Le sue parole sembrano leggere, ma ti restano dentro come promemoria silenziosi.

🌪️ Park Wan-suh
La sua penna ha raccontato la Corea del dopoguerra con una sincerità disarmante. Who Ate Up All the Shinga? è un viaggio nella memoria, nel trauma e nell’identità, filtrato dallo sguardo di una bambina che diventa donna mentre il Paese cambia troppo in fretta.

🔥 Cho Nam-Joo
Kim Jiyoung, nata nel 1982 è più di un romanzo: è una presa di coscienza collettiva. Ha aperto dibattiti, acceso discussioni e, soprattutto, ha dato voce a tutte quelle donne che si sono sentite invisibili.

🌿 Han Kang
Con The Vegetarian, Han Kang ti porta dentro una metamorfosi silenziosa ma devastante. Parla di carne, di rifiuto, di desiderio, ma soprattutto di silenzi. I silenzi che urlano, che spezzano i legami familiari, che diventano grida nella testa.

🧠 Sohn Won-Pyung
Con Almond ci regala la prospettiva di Yunjae, un ragazzo che non riesce a riconoscere le emozioni. Ma forse, proprio per questo, riesce a insegnarci qualcosa di più profondo sull’empatia e su ciò che significa essere umani.

🌊 Min Jin Lee
Anche se vive negli Stati Uniti, le sue radici coreane pulsano forti in Pachinko, una saga familiare che attraversa decenni e continenti. Parla di emigrazione, identità, lotta. E lo fa con una scrittura che sembra un ricamo.

📚 Sora Kim-Russell
Non è una scrittrice, ma una traduttrice. Ma senza di lei, tante di queste voci non sarebbero arrivate fino a noi. È l’anello invisibile tra due mondi, e le dobbiamo moltissimo.

💄 Frances Cha
If I Had Your Face è un ritratto crudo e sincero della Corea contemporanea, attraverso gli occhi di quattro giovani donne. Bellezza, aspettative, rabbia e sogni si intrecciano in un romanzo che ha il ritmo della realtà.

🎭 Yoon Choi
Le sue storie sono piccoli specchi che riflettono le contraddizioni del vivere tra due culture. The Guest parla di identità, sradicamento, e dell’eterna ricerca di un posto da chiamare “casa”.

🌫️ Krys Lee
Con Drifting House, ci trascina nei margini. Le sue storie raccontano l’immigrazione, la povertà, la lotta quotidiana per non perdersi del tutto. Una lettura che fa male, ma che illumina.

👩‍👧 Shin Kyung-Sook
In Please Look After Mom, una madre scompare e la famiglia la cerca. Ma nel farlo, ognuno scopre anche qualcosa di sé. È una lettera d’amore alle donne invisibili, a quelle che danno tutto senza chiedere nulla.

🌪 Yun Ko Eun
Con The Disaster Tourist, ci trasporta in un viaggio straniante e disturbante nel mondo del turismo catastrofico. I suoi romanzi sono oscuri, psicologici, eppure magnetici. Da leggere se ti piace perderti nei pensieri.


📖 Imparare coreano leggendo: parole da portare con te

Se ti stai avvicinando alla lingua coreana, leggere può essere un modo bellissimo per abituarti ai suoni, ai ritmi, e persino ai sentimenti delle parole. Ecco qualche parola legata al mondo della lettura e della scrittura:

ItalianoCoreanoPronuncia
Libro“ch-ehk”
Romanzo소설“so-suhl”
Autore작가“jahk-gah”
Capitolo“jahng”
Poesia“sh-ee”
Titolo제목“jah-mohk”
Biblioteca도서관“doh-suh-gwahn”
Lettura독서“dohk-suh”
Pagina페이지“peh-ee-jee”
Personaggio등장인물“duhng-jahng-ee-mool”
Trama줄거리“jool-guh-ree”
Genere letterario장르“jahng-nyuh”
Critica letteraria문학 비평“moon-hahk bee-pyuhng”
Manoscritto원고“won-goh”
Simbolismo상징주의“sahng-jwee-joo-ee”

Ogni scrittrice di cui ti ho parlato ha un mondo dentro. Non leggerai solo storie: leggerai vite, lotte, paure e speranze. E magari, mentre leggi, scoprirai qualcosa di nuovo anche su di te. Perché a volte, per imparare una lingua o capire una cultura, basta aprire un libro. Ma per capire il cuore di un popolo, serve aprirlo davvero.

E le donne della letteratura coreana… quel cuore, lo raccontano benissimo.

Fonte: https://ling-app.com/ko/popular-korean-female-authors/

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