5 luglio 2025

Tra scarpe, specchi e ali di pollo: superstizioni coreane che ti faranno guardare il K-Drama con occhi nuovi

 


Hai guardato abbastanza K-Drama da voler comprare un biglietto aereo per Seoul, gustare il tuo primo Samgyeopsal originale e magari incontrare l’amore della tua vita tra i ciliegi in fiore. Ma mentre impari la lingua, ripeti annyeonghaseyo allo specchio e sogni di mangiare tteokbokki sul marciapiede, c’è qualcosa che ti sfugge ma ti incuriosisce: quelle strane credenze, superstizioni, gesti evitati o frasi dette sottovoce nei drama... che significano davvero?

Ecco, oggi apriamo quella porta. Non una porta qualsiasi, ma quella culturale, fatta di credenze, piccoli rituali, simboli che raccontano l’anima della Corea più profonda. Le superstizioni, dopotutto, sono come le spezie del kimchi: magari non si vedono, ma danno tutto il sapore.

Che cosa sono, davvero, le superstizioni?

Immagina una convinzione tramandata, ripetuta, talvolta senza un fondamento razionale. Magari nasce da un'antica leggenda, da un sogno premonitore o semplicemente da un "non si fa" ripetuto per generazioni. Sono come piccoli talismani invisibili, che servono a proteggere, a evitare il male, a propiziare il bene. In Corea, queste credenze si mescolano con la storia, la religione e la vita di tutti i giorni, fino a diventare parte integrante della cultura stessa.

Un intreccio di spiritualità e tradizione

La Corea è il risultato di un affascinante intreccio di religioni e visioni del mondo. Il confucianesimo ha lasciato il segno con il suo rispetto per la gerarchia e per gli antenati, il buddhismo ha portato l’idea di karma e rinascita, mentre lo sciamanesimo ha mantenuto vivo quel legame invisibile tra spiriti e umani, tra mondo visibile e invisibile. Tutto questo ha dato origine a una cultura dove il gesto più semplice può avere un significato profondo. Anche solo... scrivere un nome con l’inchiostro rosso.

Numeri che portano fortuna. E altri da evitare come la pioggia durante il picnic.

In Corea, i numeri non servono solo a contare.

  • 3 (삼, sam) è simbolo di armonia: cielo, terra e umanità. È il numero portafortuna per eccellenza.

  • 4 (사, sa) invece... meglio evitarlo. La pronuncia è simile a quella della parola "morte". Non stupirti se in certi ascensori manca il tasto del quarto piano.

  • 8 (팔, pal) è sinonimo di prosperità, ricchezza e abbondanza. Un numero che sorride al tuo conto in banca.

Colori che raccontano emozioni, riti e silenzi

Ogni colore porta con sé un significato:

  • Il rosso (빨간색, ppalgansaek) è gioia, amore, celebrazione. Ma attenzione: non usare penne rosse per scrivere il nome di qualcuno vivo. È un gesto riservato ai defunti.

  • Il bianco (하얀색, hayansaek) è purezza, ma anche lutto. È il colore dei funerali.

  • Il nero (검은색, geomeunsaek) porta con sé l’ombra della sfortuna. Elegante sì, ma inquietante in certi contesti.

Animali portafortuna… o portaguai

In Corea, anche gli animali hanno un significato simbolico:

  • La gazza (까치, kkachi) è messaggera di buone notizie. Se la vedi, preparati: qualcosa di bello sta per accadere.

  • Il pipistrello (박쥐, bagjwi) sorprende: non è un mostro, ma simbolo di felicità e lunga vita.

Le superstizioni più curiose che potresti incontrare (o commettere per sbaglio)

  • Toccare una farfalla e poi gli occhi... ti farà diventare cieco. O almeno così dice la leggenda.

  • Mai lavarsi i capelli il primo giorno dell’anno: rischi di "lavare via" la buona sorte.

  • Non mettere specchi vicino alla porta d’ingresso: riflettono e respingono la fortuna in arrivo.

  • Fischiare di notte? Evitalo. Potresti attirare spiriti indesiderati.

  • Tagliarti le unghie di notte? Rischi che i topi mangino i frammenti e si trasformino in esseri umani. E tu... vuoi proprio diventare la madre di una creatura simile?

  • Regalare scarpe al tuo partner è pericoloso: potrebbe usarle per... scappare via. Letteralmente.

  • E se gli cucini ali di pollo? Potrebbero spiccare il volo tra le braccia di qualcun altro.

  • Il giorno del compleanno si mangia la zuppa di alghe per la fortuna. Ma mai durante gli esami: rischi che la conoscenza... scivoli via.

  • Al contrario, mangiare cibi appiccicosi come il taffy o torte di riso glutinoso durante gli esami aiuta: le nozioni si "attaccano" meglio alla mente!

  • Sognare un maiale è segno di abbondanza, fertilità e fortuna in arrivo.

  • Durante il giorno più freddo dell’anno, mangiare cibi rossi scaccia gli spiriti maligni e protegge la salute.

E mentre impari la lingua... impara anche queste parole!

Ecco un piccolo vocabolario per entrare ancora di più nel cuore delle superstizioni coreane:

ItalianoCoreanoPronuncia
Superstizione미신Misin
Fortuna행운Haeng-un
Sfortuna불행Bul-haeng
Rituale의식Ui-sik
Rosso빨간색Ppal-gan-saek
Funerale장례Jang-nye
Matrimonio결혼Gyeol-hon
Cattiva sorte나쁜 운Nappeun Un
Buon presagio길운Gilun
Quadrifoglio네잎클로버Ne-ip Keulrobeo

Perché tutto questo conta? Perché quando cammini tra le strade di Seoul o di Busan, o semplicemente accendi un nuovo episodio del tuo drama preferito, le superstizioni non sono solo dettagli folkloristici. Sono il riflesso di una cultura viva, in continua evoluzione, fatta di simboli, di gesti, di parole non dette ma comprese. Rispettarle, conoscerle, sorriderci sopra o semplicemente capirle… è un passo in più per entrare davvero in quella storia che tanto ami guardare sullo schermo.

E in fondo, forse anche tu, senza accorgertene, hai evitato il numero 17 in una camera d’albergo, fatto un desiderio con le candele o conservato un portafortuna nello zaino degli esami.

Forse le superstizioni, dopotutto, ci avvicinano più di quanto pensiamo.

Fonte: https://ling-app.com/ko/korean-superstitions/

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