8 giugno 2025

I 7 tipi di finali nei kdrama

Ci siamo passati tutti. Abbiamo riso, pianto, urlato allo schermo e lanciato cuscini contro il muro. Ma niente ci prepara mai davvero all’ultima puntata di un K-drama. Perché lì, in quei maledetti ultimi 60 minuti, può succedere davvero di tutto.

Oggi, con il cuore gonfio e la mente piena di ricordi dolorosi, celebriamo i sette tipi di finali che ogni fan ha incontrato almeno una volta (ma anche due, tre... o dodici) nella sua lunga carriera da maratoneta di drammi coreani.


1. Il finale aperto, fastidiosamente ambiguo

Il drama finalmente inizia a tirare le fila. Tu sei lì, tutta eccitata, pronta a gustarti la ricompensa dopo 16 ore di montagne russe emotive. Ma poi… bam. Fine. Tutto resta sospeso.
Un finale "aperto", dicono. Interpretativo. Poetico. Ma anche no.

Ok, lasciare qualche domanda aperta ci sta. Ma non sapere neanche se la coppia è finita insieme? Dai su, un po’ di pietà.
La scena finale mostra solo i due protagonisti che si fissano in silenzio mentre parte la musica drammatica. E tu sei lì a chiederti: Si sono perdonati? Si amano ancora? Sono solo amici? È tutto un sogno?
E il bello è che non lo saprai mai. Lo sceneggiatore si sarà stancato? Si sarà dimenticato?
Chi lo sa. Noi intanto restiamo a fissare lo schermo, cercando un senso... che non arriverà mai.


2. Il tragico: "Muore pure il gatto"

Il terrore supremo. Quel finale che distrugge ogni cosa. La coppia muore. L’amico fidato muore. Il fratellino dolce muore. E forse anche il cane.
La causa?

  • Malattia terminale.

  • Il famigerato camion del destino.

  • O un omicidio random buttato lì senza preavviso.

Magari lo sapevi, un po’ te lo aspettavi. Quel presagio di sventura era ovunque. Ma ci hai sperato lo stesso. Hai chiuso gli occhi. E invece... boom. Tragedia totale.
E tu resti lì, pietrificata, mentre scorrono i titoli di coda e giuri che non guarderai mai più un melodramma nella tua vita. (Spoiler: lo farai.)


3. Il "WTF ho appena visto?!"

Ci sono finali che non hanno alcun senso. Zero. Nada.
Stavi seguendo la storia, tutto più o meno coerente, e poi nell’ultimo episodio succede l’impensabile. Un salto temporale assurdo, un personaggio che si comporta in modo totalmente fuori dal suo carattere, o un plot twist degno di un sogno febbrile.

E tu sei lì che ti guardi intorno cercando conferme. Magari qualcuno salta fuori a dirti che era uno scherzo.
Ma no.
È tutto vero. È successo davvero.
E tu devi solo accettarlo.
Con le lacrime agli occhi. E un grido nel cuore: Perché?!


4. Il Fix-It-All: epilogo da favola (troppo da favola)

Tutti felici. Tutti sistemati. Tutti sposati. Anche quel personaggio secondario che aveva una sola battuta.
Il cattivo si redime. La seconda coppia si fidanza. Il trauma viene risolto con un salto temporale e un nuovo taglio di capelli.

E sì, lo so. I lieto fine sono belli. Ma quando tutto è troppo perfetto, perde di senso.
Non è un cartone animato. È un K-drama! E un pizzico di realismo, a volte, non guasterebbe.
Ti ritrovi a sorridere con malinconia, ma anche un po’ confusa. Era davvero questo quello che volevo?


5. Il finale-rush: "Oddio, finisce tra 5 minuti!"

A metà dell’ultima puntata, ti rendi conto che... manca ancora tutto.
I nodi non sono sciolti, le coppie sono in crisi, i cattivi non hanno pagato.
Ma lo sceneggiatore ha finito il tempo. E quindi giù di salti temporali, montaggi musicali, scene tagliate con l’accetta.

Le storyline secondarie? Sparite. I personaggi di contorno? Dimenticati.
È tutto così veloce e confusionario che ti sembra di guardare un riassunto su YouTube. E quando arriva la parola "Fine", tu resti con mille domande. E una sola certezza: qualcuno ha chiaramente mollato tutto all’ultimo minuto.


6. Il finale lento, noioso... ma pieno di fanservice

Il drama ha avuto così tanto successo che gli autori hanno deciso di aggiungere un episodio extra.
All’inizio sei felicissima. Un altro episodio? Yessss!
Ma poi ti accorgi che non succede assolutamente niente. È solo una lunga carrellata di scene dolci, inutili, e tremendamente lente.

Tutti felici, tutti sorridenti, tutti che mangiano insieme. Bello, sì. Ma anche... inutile.
Ti chiedi se fosse davvero necessario. E la risposta è no.
Però una parte di te, quella affezionata e romantica, si lascia coccolare lo stesso. Perché in fondo, vederli ancora un po’, fa sempre piacere.


7. Il finale perfettamente equilibrato (che succede una volta ogni morte di drama)

E infine, il miracolo.
Quel finale che è dolce ma non stucchevole, realistico ma non crudele. Che chiude tutti i cerchi, senza correre. Ti lascia il tempo di salutare i personaggi, ma non ti soffoca con il fanservice.

Non tutto è perfetto, ma va bene così.
È coerente, giusto. Esattamente quello che serviva.

Peccato che capiti così raramente. Un po’ come gli unicorni. O i drama senza il camion assassino.


Ogni tipo di finale ha il suo perché. Alcuni ci lasciano con il cuore pieno, altri con il cuore spezzato... altri ancora con un gran punto interrogativo.

Ma la verità è che, nonostante tutto, continuiamo a guardarli. Perché il bello dei K-drama non è solo come iniziano… ma anche come ci fanno sentire quando finiscono.

E voi? Qual è il finale che vi ha segnato per sempre?

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