28 maggio 2025

Oppa, eonni e… doryeonnim? Vi racconto il meraviglioso caos dei titoli familiari coreani


 Se sei un* fan di K-Drama come me, è molto probabile che almeno una volta ti sia imbattut* in quei titoli familiari che sembrano usciti da un altro mondo: oppa, eonni, ajusshi, agasshi… e magari hai persino cercato su Google “che significa doryeonnim?”. Ecco, benvenut* nel labirinto (bellissimo e a tratti spiazzante) dei termini di parentela coreani.

All’inizio è tutto molto semplice. Papà è appa o abeoji, mamma è eomma o eomoni. Se sei una ragazza e hai un fratello maggiore, lo chiami oppa (ed ecco spiegati metà dei sospiri romantici nei drama). Ma poi arrivano le sfumature. Quelle che ti fanno fermare un secondo e pensare: “Aspetta… perché lei sta chiamando il cognato ‘doryeonnim’? Non era un termine da domestici in una villa storica?!”.

È qui che capisci che in Corea, la famiglia non è solo “zio”, “zia” e “nonna”. È un universo intero di parole precise, cariche di rispetto, ordine gerarchico e relazioni complesse che raccontano più di quanto sembri. E io, che adoro perdermi in queste cose, non potevo non raccontarvelo.

Dove tutto ha un nome preciso

Partiamo dalle basi: kajok (가족) vuol dire famiglia. Fin qui ci siamo. Ma se vogliamo parlare di bisnonni, useremo jungjobumo (증조부모), mentre per i nonni sarà jobumo (조부모). E no, non è finita qui. Per dire “i nonni materni”, si aggiunge il prefisso oe- (외), che si pronuncia “weh”. Quindi ecco serviti gli oejobumonim (외조부모님). A questo punto, ti viene voglia di prendere appunti. Giustamente.

Fratelli, sorelle e il genere che fa la differenza

Una cosa che mi ha sempre affascinata è come in coreano il modo di chiamare i fratelli dipenda non solo dall’età, ma anche dal tuo genere. Se sei un ragazzo, chiami il fratello maggiore hyeong e la sorella maggiore noona. Se sei una ragazza, il fratello maggiore è oppa (che tanto adoriamo nei drama) e la sorella maggiore è eonni. Per i più piccoli, si usa namdongsaeng (fratello minore) e yeodongsaeng (sorella minore), a prescindere da chi tu sia.

Il lato paterno della famiglia: dove la lingua diventa gerarchia

Se già qui stai annuendo con un “ok, ci sto dentro”, aspetta di conoscere la famiglia del papà, ovvero la chin-ga (친가). I nonni sono harabeoji e halmeoni, fin qui tutto bene. Ma quando si arriva agli zii, apriti cielo.

Il fratello maggiore di tuo padre può essere keun appa, keun abeoji, baekbu o joongbu, a seconda dell’ordine e del livello di formalità. Sua moglie? Keun eomma, keun eomoni, baekmo, joongmo… e sì, sto ancora parlando della stessa persona. Se tuo zio è il fratello minore del papà, allora diventa jageun appa oppure samchon se è scapolo. Praticamente, per capirci qualcosa servirebbe un albero genealogico con legenda incorporata.

E la zia paterna? Lei è gomo, mentre suo marito è gomobu. Giusto per non dimenticare che il patriarcato, nella lingua coreana, si è proprio sbizzarrito.

La mamma, gli zii materni e il dolce suono di “eemo”

Dal lato materno (oe-ga), tutto è un po’ più “familiare” anche nei suoni. Lo zio è oe sookbu, la zia è eemo (carinissimo, vero?), e suo marito è eemobu. I nonni diventano oe halmeoni e oe harabeoji, mantenendo quel prefisso “oe-” che ti ricorda subito da che parte arriva l’affetto.

Quando ti sposi… cambia tutto

E se pensavi che sposarti ti semplificasse la vita, ahahah. No.

Chiamare il marito può trasformarsi in un festival linguistico: yeobo (equivalente del nostro “tesoro”), dangshin (che significa “tu”, ma solo in contesti romantici), nampyeon (il classico “marito”) oppure seobang (un termine arcaico che significa “quello che sta nella stanza ovest”, romantico eh?).

La moglie, invece, può essere yeobo, anae, booin, emi (quando è diventata madre) o an-saram, che vuol dire “persona interna” – e ti fa pensare a quelle case antiche dove le donne restavano nelle stanze interne.

E poi ci sono i suoceri. Padre di lui? si-abeoji. Madre di lui? si-eomoni. E le sorelle e i fratelli del partner? Preparatevi a una valanga di termini nuovi come agasshi, seobangnim, hyeongnim e dongseo.

Quando i tuoi fratelli si sposano (e tu devi memorizzare nuovi titoli)

I coniugi dei tuoi fratelli hanno nomi specifici a seconda del tuo genere. Se sei una donna, la moglie di tuo fratello è sae-eonni (“nuova sorella maggiore”, adorabile), e il marito di tua sorella è hyeongbu. Se sei un uomo, il marito di tua sorella è maehyeong, la moglie di tuo fratello è hyeongsu-nim. E così via, in un intricato disegno di relazioni linguistiche che raccontano tutta la struttura sociale e affettiva della Corea.

I figli, i generi, le nuore e… i “sadon”

I tuoi figli sono adul (figlio) e ttal (figlia). La nuora è myeoneuri (o emi se è diventata mamma), mentre il genero è sawi, o nome-seobang se lo si chiama direttamente.

E poi ci sono i sadon, ovvero i parenti acquisiti dei tuoi figli, tipo i genitori della nuora o del genero. Per loro si usano espressioni super rispettose come sadon eoreun o sabuin manim. Perché anche i suoceri dei figli hanno il loro titolo. Mica pizza e fichi.

Nipoti, cugini e gradi di parentela

I nipoti sono sonja (maschi) e son-nyeo (femmine), i cugini sachon. Ma ecco la parte più “scientifica”: i gradi di parentela si misurano con il termine chon. Tu e i tuoi genitori siete 1촌 (primo grado), tu e i tuoi fratelli siete 2촌, tu e i tuoi cugini 4촌… fino a raggiungere l’ottavo grado con i parenti che nemmeno conoscevi di avere. Così, se tuo padre ha un cugino, lui è il tuo 5촌 당숙, ma puoi tranquillamente chiamarlo dangsuk.

Ma quindi… serve saperli tutti?

No, tranquilli. Anche i coreani, spesso, semplificano. Ma sapere che ogni relazione ha un termine, un’identità precisa, è qualcosa che mi colpisce sempre. Racconta una cultura che mette l’accento su chi sei rispetto agli altri, su quanto conti la posizione che occupi nella vita familiare. A volte è complicato, certo. Ma una volta che ci fai l’orecchio, ascoltare queste parole nei drama diventa una piccola caccia al tesoro. E riconoscere un doryeonnim o un agasshi ti fa sentire, anche solo per un istante, parte di quel mondo.

E in fondo, non è proprio per questo che amiamo i drama?

Fonte:

  1. https://thetalkingcupboard.com/2013/05/11/korean-family-and-kinship-terms/

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