
Ogni volta che in un K-Drama compare una donna bellissima, elegante e piena di sicurezza, noi fangirl lo sappiamo già: è lei.
La villain. La nemica. Colei che farà di tutto per rubare il protagonista alla nostra eroina (che magari è pure più simpatica, ma si veste molto peggio).
D’altronde, l’aspetto inganna. E se nei primi minuti ti sembra una dea, sappi che da lì a poco sarà la nemesi perfetta, con un passato misterioso e un piano malvagio in tasca.
O è la ex ricchissima tornata da New York,
o è l’amante perduta che spunta fuori tipo boss finale,
o peggio ancora... è entrambe.
💄 Come riconoscere una “bad girl” in un K-Drama?
È semplice: ha un look da sfilata e un carattere da pugno nei denti.
Ecco il kit completo della ragazza cattiva:
-
È ricca sfondatissima. Di solito ha studiato all’estero (America, grazie di tutto).
-
Era carina e innocente, ma qualcosa l’ha “spezzata” (o almeno così dicono).
-
È ancora innamorata del protagonista… e si vede.
-
L’ha lasciato lei, anni prima, ma ora è tornata per “riprenderselo”.
-
Si veste da paura. Fashion icon? Sì. Simpatica? Eh.
-
È maleducata con la protagonista e spesso con chiunque osi respirare attorno a lei.
-
È (ahimè) spesso più bella della protagonista.
-
Scopre segreti. Sempre. Ha un radar per il passato altrui.
-
È disposta a tutto – e intendo tutto – per allontanare la protagonista.
-
Anche se viene respinta cento volte, lei resta lì, aggrappata.
-
Magari c'è anche una “promessa d'infanzia” col protagonista. Ovviamente.
-
Sa benissimo che lui ama un’altra, ma se ne frega.
-
È fredda. Difficile parlarle. Difficile fermarla.
-
È ossessionata.
-
Dice “ti amo”, ma manipola, mente e ricatta.
-
Alla fine viene scaricata. E spesso se ne va piangendo, truccata perfettamente.
-
(Se va bene) si consola col second lead.
🎬 Alcuni esempi?
-
Wang Ji Hye in Birth of a Beauty (manipolatrice seriale con stile)
-
Kim In Hee in Personal Taste (la classica ex che non accetta la sconfitta)
-
Seol Hee in Cheese in the Trap (finta amica, vera serpe)
-
E potrei continuare per ore...
😤 Perché queste ragazze ci fanno impazzire?
Perché sono troppo prevedibili.
Belle, perfette, spietate... ma senza spessore. Spesso sembrano uscite da una stampa 3D: stesse battute, stessi vestiti, stessi finali.
E ammettiamolo: vederle implorare l’amore di un uomo che non le ricambia non fa pena. Fa fastidio.
E io mi chiedo:
Ma davvero ogni donna ricca e affascinante dev’essere presentata come il male incarnato?
Davvero non esistono donne belle, brillanti e gentili nei drama coreani?
Perché se la protagonista è dolce e un po’ maldestra, allora tutte le altre devono essere vipere in tacco 12?
👑 Ma... servono davvero?
Sì. Un po’ sì.
La bad girl ci fa arrabbiare, ci esaspera, a volte ci diverte pure.
E senza di lei… molte storie non funzionerebbero.
È il pepe nella minestra.
È la mina vagante.
È quella che odiamo ma non possiamo ignorare.
E se gli sceneggiatori osassero un po’ di più?
✨ La mia proposta? Riscattarle.
Basta con le cattive da cartolina.
Vogliamo vedere personaggi femminili complessi, ambigui, umani.
Donne competitive, sì, ma anche capaci di cambiare, crescere, emozionarci.
Una bad girl con un arco narrativo vero, che metta davvero in discussione la coppia protagonista. Una rivale che non sia solo “cattiva” per contratto, ma che ci faccia tifare anche per lei.
Perché a volte... le antagoniste sono più interessanti delle protagoniste perfette.
📝 In conclusione:
Sì, le “mean girls” ci servono.
Ma non vogliamo più pupazzi in tailleur e frasi di plastica.
Vogliamo donne vere. Imperfette. Intense. Che cadono, si rialzano, e magari – perché no – vincono.
E tu? Qual è la bad girl dei drama che hai più odiato?
O quella che, sotto sotto, un po’ tifavi?
Scrivimelo nei commenti! 💬
Nessun commento:
Posta un commento