28 febbraio 2024

Successo dei drama storici coreani


Fonte: http://www.corea.it/drammi_storici.htm

I programmi delle stazioni televisive coreane che attirano maggiormente l'attenzione dei non coreani che si fermano per un certo periodo in Corea sono certamente i drammi storici, che di solito illustrano vicende di corte o presentano la vita, spesso cruenta, di grandi personaggi. L’ambiente, ricostruito con minuzia di particolari, il tono della voce degli attori, il linguaggio coreano simil-antico sono uno dei piaceri che vengono maggiormente gustati da parte di chi conosca abbastanza bene la lingua. Un piacere che mi faceva sempre tornare a casa per tempo dal lavoro per non perdere l’ennesima puntata di una certa serie.


 La strada al successo di questo genere iniziò nel 2004 con il mega-hit Dae Jang Geum, che narrava la storia di una dottoressa in medicina del periodo Joseon. Fino al giugno 2010, questa serie televisiva è stata trasmessa in 60 paesi del mondo, ottenendo un successo fenomenale perfino in Giappone, Taiwan e Iran. In India, un prigioniero fu così commosso dalla rappresentazione da mandare in Corea una lettera in cui diceva: “Nel vedere Dae Jang Geum, ho trovato una nuova speranza nella vita.” Nell’introdurre la cultura coreana nelle case della gente in gran parte del mondo, Dae Jang Geum ha fatto crescere enormemente il profilo della Corea, portando anche nel frattempo notevoli benefici finanziari al paese. Il fatto che questo dramma storico abbia posto fortemente l’attenzione sul cibo ha suscitato un desiderio sfrenato per piatti come il bibimpap, rilevato dai ristoranti coreani che hanno visto crescere le vendite di questo piatto perfino a New York. Oltre a ciò, lo spettacolo ha dato vita a una serie di prodotti secondari interessanti, dal turismo ai musical, per finire con i personaggi dei giochi per computer.


Altri drama storici come “Jumong” o “Yi San”, catturando in tutto il mondo l’attenzione degli spettatori, li hanno resi consapevoli della storia e della cultura della Corea. Chiamandoli “ambasciatori culturali”, un membro dello staff di produzione della rete televisiva coreana MBC ha detto: “Anche se si deve fare in modo che i drama storici siano interessanti, ciò nondimeno non bisogna dimenticare che devono rappresentare correttamente la storia della Corea. Se i nostri drama storici non sono accurati, possono presentare agli stranieri un’immagine distorta della storia coreana.”


Fin dal successo di Dae Jang Geum, la cultura pop coreana si è servita della storia del paese sia per soddisfare la richiesta di cose coreane che veniva dall’estero, sia per permettere agli spettatori coreani di guardare in un modo nuovo al proprio passato. Un aspetto notevole di questa tendenza è stato quello di una diversa rappresentazione delle donne, di cui la determinata protagonista di Dae Jang Geum è solo l’esempio più notevole. Mentre la cultura tradizionale ritiene che le donne coreane siano state sempre e ovunque oppresse dai maschi dominanti, i drammi storici hanno mostrato un’immagine più addolcita, che presenta la vita di donne che hanno avuto un potere genuino nella Corea storica. Si prenda, per esempio, il dramma storico “La regina Seondeok”. Ambientato in un lontano passato della Corea, il dramma illustra le cospirazioni e le faide che hanno alla fine portato Seondeok a diventare la prima regina della Corea. Un grande successo in Corea, la serie è stata anche esportata in 14 nazioni nel mondo. Nel dramma storico “Dong Yi”, prodotto anch’esso dalla MBC, la concubina reale Choi, pur se nata dal gradino più basso della scala sociale coreana, dà alla luce un figlio che diventerà poi il monarca Yeongjo della dinastia Yi di Joseon. “Il dramma storico Dong Yi fu contrattato per l’esportazione in Giappone e in Tailandia per 6 milioni di dollari ancor prima che fosse mandato in onda in Corea” dice un membro dello staff che lavora nella rappresentazione. “Gli acquirenti si stanno stufando di drammi storici dominati dai maschi, e sono sempre più affascinati da trame storiche in cui i protagonisti siano donne.” Alcuni drama storici cercano anche di coprire aspetti della storia coreana che sono stati in precedenza trascurati. Il dramma storico “Kim Soo Ro”, ad esempio, tratta della civiltà di Gaya, quasi dimenticata, mentre il dramma “Dae Jo Yeong” serve come fonte di informazioni sull’antica civiltà coreana di Balhae.


Proprio come le piramidi e la sfinge portano alla mente l’Egitto e l’antica Grecia richiama alla mente la mitologia, in un modo simile i drammi storici coreani forniscono un contesto storico persuasivo per il paese che è diventato la Corea odierna. Questi racconti storici intriganti e la cultura che essi trasmettono sono uno dei doni più preziosi che siano stati trasmessi ai coreani di oggi dai loro antenati, e hanno un fascino universale che può essere gustato sia dagli stranieri che dai coreani. E i vantaggi sono qualcosa che va al di là dell’ottenere un più alto profilo per la cultura coreana. Secondo lo “Studio del valore economico della moda per le cose coreane” (Study of the Economic Value of the Korean Wave), pubblicato nel 2005 dal Centro di ricerca sul commercio internazionale dell’Associazione coreana per il commercio internazionale, nel 2004, l’anno in cui fu distribuito il dramma Dae Jang Geum, la moda per le cose coreane (hallyu) ha prodotto un reddito proveniente dall’estero di 1,87 miliardi di dollari USA. È chiaro che una rappresentazione ben fatta della cultura coreana può portare anche grandi vantaggi economici. Ma sono preziosi anche i vantaggi intangibili che danno alla Corea l’opportunità di mostrare al mondo intero la vivacità della propria cultura, del proprio stile di vita e della propria storia. “Attualmente la Corea può non essere in grado di produrre film di grandissimo successo come Transformers o Iron Man,” – ha notato di recente un critico culturale coreano, – “ma la Corea possiede una sua cultura distinta che nessun altro possiede. Ed è proprio questo aspetto unico che viene distillato e presentato nei drammi storici coreani.”

Aurora

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