Cliffhanger - Uno dei tanti motivi per cui amiamo i K-Drama è sicuramente la presenza costante dei cliffhanger. Per chi non lo sapesse, un cliffhanger è quel momento in cui la narrazione si interrompe bruscamente proprio in corrispondenza di un colpo di scena o di una situazione carica di suspense. Succede, tipo, il 99% delle volte alla fine di ogni episodio. E non so voi, ma io spero sempre che ci siano le anteprime del prossimo episodio... giusto per sopravvivere meglio all’attesa!
La trama - Che ci crediate o no, ho deciso di inserire questo punto perché — PER ME — i drama asiatici hanno dei plot unici. Robot che si innamorano, alieni alle prese con emozioni umane, prosopagnosia, reincarnazioni, viaggi nel tempo... C’è solo l’imbarazzo della scelta, e ogni nuova storia sembra sempre pronta a sorprenderti in modi imprevedibili.
Lo sviluppo dei personaggi - Ok, lo ammetto: questo punto potrebbe valere anche per alcune serie occidentali. Ma la differenza è che, nei K-Drama, lo sviluppo dei personaggi è spesso raccontato in modo graduale, naturale e coerente. Niente protagonisti che passano attraverso mille traumi restando esattamente gli stessi. Nei drama asiatici, gli eventi cambiano le persone, e noi spettatori vediamo questa evoluzione nel dettaglio, episodio dopo episodio. A volte migliorano, a volte peggiorano… ma crescono sempre.
La struttura delle romance - La struttura delle storie d’amore nei K-Drama è abbastanza fissa, ma a modo suo efficace. Solitamente, i protagonisti inizialmente si odiano (o comunque non si sopportano), poi lentamente iniziano ad avvicinarsi, si innamorano, ma — causa problemi esterni, malintesi o senso di protezione — si allontanano. Superato tutto, però, l’amore trionfa. A volte no. Ma nella maggior parte dei casi, sì. E sapete cosa? Funziona. Anche dopo 100 drama. Perché ogni storia ha quei piccoli dettagli diversi che rendono la visione sempre elettrizzante.
Niente seconde stagioni - Il 90% dei K-Drama non ha seconde stagioni. E fidatevi, è una benedizione. Guardare 16 episodi sapendo che finirà lì è molto più appagante che ritrovarsi con 4 stagioni da 20 episodi l’una e storyline che degenerano dopo la prima. Qui la storia ha un inizio, una fine, e si chiude con dignità (di solito).
Impari qualcosa della cultura di un paese diverso dal tuo - I paesi asiatici hanno una cultura molto diversa dalla nostra, e anche se la nuova generazione si sta occidentalizzando, nei drama questa contaminazione è molto meno presente. Si respira completamente la cultura del paese in cui vivono dove è tutto diverso: tradizioni, valori, relazioni e norme sociali. Se hai una mente chiusa o pensi che la tua cultura sia la migliore di qualunque altra cultura in giro, vedere qualcuno agire in maniera così differente, comportandosi in base ai principi del proprio paese ti aprirà la mente in una maniera molto incisiva. Nonostante mi reputassi una persona dalla mentalità generalmente aperta, all'inizio ho avuto un profondo astio nei confronti di alcuni aspetti della cultura coreana, poi, più guardavo i drama più tutti i miei preconcetti lentamente vacillavano. Ad oggi riconosco i limiti di questa cultura (come poi ne hanno tutte le culture del mondo) ma so anche apprezzarla e rispettare le sue differenze, il ché mi ha reso una persona decisamente migliore.
Niente scene di sesso - E qui sarò sincera: lo trovo un punto ambivalente della lista, anche se ci tenevo ad inserirlo comunque. Mi spiego. Se due adulti stanno insieme da un anno e non hanno ancora avuto un momento di intimità, la cosa mi sembra un tantino irrealistica. L’amore include anche l’attrazione fisica, il desiderio di condividere qualcosa di profondo. Nei drama questo manca: si resta su toni casti e “puri”. Per alcuni è un punto di forza. Per me, oggi, è solo una particolarità — né pro né contro. L’ho inserita comunque perché per tanti è effettivamente un motivo per amare i K-Drama.
Generalmente guardare drama è (ancora) gratuito - A parte qualche eccezione (Netflix, Disney+, Viki con il Viki Pass ecc.), la maggior parte dei drama si trova ancora gratuitamente, anche se credo che questo trend durerà ancora per poco. Viki stessa, dopo un certo periodo, rende disponibili tanti drama che inizialmente erano bloccati. Poi ci sono i fansub, e — ok — anche qualche via “alternativa” meno legale che però sappiamo tutti esistere. Il punto è che, se vuoi guardare drama, puoi farlo anche senza spendere nulla.
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