16 maggio 2025

Hwarang: i "flower boys" della dinastia Silla che non sapevi ti servissero nella vita

Hwarang

Nessun K-drama ambientato nella dinastia Silla sarebbe completo senza l’eroico (o tormentato) Hwarang di turno. Ma chi erano davvero questi affascinanti guerrieri fioriti che oggi riempiono i nostri schermi con mantelli svolazzanti e sguardi intensi? In questa pagina ti racconto la vera storia degli Hwarang e perché, anche a distanza di secoli, continuano a esercitare un certo fascino.

Chi erano gli Hwarang (e come si pronuncia davvero)?

Hwarang (화랑) era un'élite di giovani guerrieri dell’antico regno di Silla (uno dei Tre Regni della Corea), formata esclusivamente da ragazzi aristocratici. Ma prima di tutto: sì, si scrive con la "R", ma si pronuncia con una "L" morbida, tipo "Hwa-Lang". Non è "Hwa-Rang" come in "Ehi, ti è RANG il telefono!" (sì, sto guardando proprio te, Google Traduttore).


Hwarang-do: tra addestramento e filosofia

Immagina un mix tra una scuola militare d'élite e un ordine cavalleresco. I giovani Hwarang venivano scelti per il loro forte senso morale, disciplina e appartenenza a famiglie nobili. Una volta entrati, studiavano tutto: dalla strategia militare all’arte, dalla poesia alla filosofia. L'obiettivo? Proteggere la dinastia Silla e crescere come leader completi, dentro e fuori dal campo di battaglia.

Il termine "Hwarang" significa letteralmente "ragazzi fiore" — e no, non è un insulto. In Hanja (la scrittura di origine cinese usata all’epoca):

  • "Hwa" (花) = fiore

  • "Rang/Lang" (郞) = gentiluomo

In sostanza, erano i "flower gentlemen": belli, colti e pronti a morire per il loro regno.
Il nome completo Hwarang-do aggiunge un tocco spirituale: "do" (徒) significa "seguaci" o "discepoli", quindi Hwarang-do = i seguaci degli Hwarang.
Insomma:

  • Hwarang = l'organizzazione + i leader

  • Hwarang-do = i giovani membri (gli "apprendisti" guerrieri)


Origini storiche: non proprio un fan club

La nascita ufficiale dell’Hwarang si fa risalire al regno del re Jinheung (526–576 d.C.). L’intento era chiaro: coltivare le nuove generazioni di leader morali, culturali e militari in un’epoca in cui Silla stava espandendo il proprio potere. E no, non erano un reparto dell’esercito ufficiale, bensì un’unità ausiliaria, guidata da spirito patriottico, fede e coraggio.


Cosa gli Hwarang NON erano

  • ❌ Non erano un esercito vero e proprio

  • ❌ Non seguivano uno specifico stile di combattimento

  • ❌ Non restavano Hwarang a vita (spoiler: molti diventarono re, generali o alti funzionari)


Cosa li rendeva speciali: mente e spirito prima di tutto

Gli Hwarang si allenavano in un ambiente che univa Taoismo, Buddismo e Confucianesimo. Disciplina personale, servizio alla patria, umiltà, rispetto e benevolenza erano i valori cardine. Il tutto sintetizzato in un codice etico chiamato Le Cinque Regole di Vita del Hwarang:

  1. Lealtà verso il sovrano (事君以忠 – Sagun ichung): servire il re con fedeltà

  2. Pietà filiale: rispettare e onorare i genitori

  3. Fede tra amici: essere leali verso i propri compagni

  4. Coraggio in battaglia (臨戰無退 – Imjeon mutoe): mai ritirarsi

  5. Giustizia nel combattere (殺生有擇 – Salssaeng yutaek): uccidere solo se necessario



Hwarang-2016

A 1500 anni di distanza, lo spirito degli Hwarang non è andato perduto. Il loro esempio continua a ispirare: coraggio, lealtà, amore per la patria e – perché no – anche una certa estetica. Tra serie TV, romanzi storici e persino arti marziali moderne, l’eredità degli Hwarang vive ancora, fiera come allora.

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