Arthdal Chronicles è una serie televisiva sudcoreana ambientata nell'antica città mitica di Arthdal, capitale del regno di Gojoseon. La trama ruota attorno alle lotte di potere, all'amore e alla crescita di quattro personaggi principali: Eunseom, Tanya, Tagon e Taealha. Ma qual è la vera storia dietro questa serie? Scopriamolo insieme.
Asadal: la mitica capitale
Nella mitologia e nella storia coreana, Asadal (coreano: 아사달; Hanja: 阿斯達) è considerata la leggendaria capitale del regno di Gojoseon, il primo regno coreano, fondato dal mitico dio-re Dangun. La sua ubicazione esatta è incerta: alcune teorie la collocano in Manciuria, altre nella provincia di Hwanghae o a Pyongyang, in Corea del Nord.
L'etimologia del nome "Asadal" è oggetto di dibattito. Alcuni studiosi suggeriscono che "Asa" possa essere correlato alla parola coreana per "mattina" (achim), mentre "dal" potrebbe derivare da un termine che significa "terra" o essere un suffisso usato per indicare città o montagne. In questo contesto, "Asadal" potrebbe significare "Terra del mattino" o "Montagna del mattino".
La prima menzione storica di Asadal si trova nel Samguk Yusa (삼국유사; 三國遺事 - "Memorabilia dei Tre Regni"), che cita anche il Libro di Wei e altri documenti storici perduti. Secondo alcune interpretazioni, la vera Asadal potrebbe trovarsi in Manciuria, suggerendo l'esistenza di più città chiamate Pyongyang nell'antichità.
Gojoseon: il primo regno coreano
Gojoseon (coreano: 고조선; Hanja: 古朝鮮), originariamente chiamato Joseon, è considerato il primo regno coreano. L'aggiunta del prefisso "Go" (고, 古), che significa "antico", serve a distinguerlo dal successivo regno di Joseon (1392–1897).
Secondo il Samguk Yusa (1281), Gojoseon fu fondato nel 2333 a.C. da Dangun, figlio di un principe celeste e di una donna-orso. Sebbene la figura di Dangun sia mitologica e priva di prove concrete, il racconto ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'identità coreana. Oggi, la data di fondazione di Gojoseon è celebrata come Giornata Nazionale della Fondazione sia in Corea del Nord che in Corea del Sud.
Alcune fonti riferiscono che nel XII secolo a.C., Gija (noto anche come Jizi), un nobile cinese della dinastia Shang, emigrò nella penisola coreana e fondò Gija Joseon. Tuttavia, molti studiosi moderni ritengono che questa narrazione sia una fabbricazione cinese per giustificare la conquista della Corea.
Gojoseon è menzionato per la prima volta nei documenti cinesi all'inizio del VII secolo a.C. La capitale iniziale si trovava a Liaoning, ma intorno al 400 a.C. fu spostata a Pyongyang. Nel 108 a.C., la dinastia Han della Cina invase e conquistò Wiman Joseon, stabilendo quattro comandature per amministrare il territorio. L'area fu poi conquistata da Goguryeo nel 313 d.C.
I miti fondativi di Gojoseon
Esistono tre principali miti riguardanti la fondazione di Gojoseon: quello di Dangun, quello di Gija e quello di Wi Man. Approfondiamo il più noto.
Il mito di Dangun
Secondo il Samguk Yusa, Dangun era figlio di Hwanung, un principe celeste, e di Ungnyeo, una donna che era stata precedentemente un orso. La leggenda narra che un orso e una tigre desideravano diventare umani. Hwanung disse loro di vivere in una grotta per 100 giorni, mangiando solo artemisia e aglio. La tigre si arrese, ma l'orso perseverò e si trasformò in una donna, Ungnyeo. Hwanung sposò Ungnyeo, e nacque Dangun, che fondò Gojoseon nel 2333 a.C.
Sebbene considerato un mito, alcuni studiosi ritengono che la storia di Dangun sia una sintesi mitica di eventi storici, come l'integrazione di diverse tribù durante l'Età del Bronzo e del Neolitico. Altri suggeriscono che "Dangun-wanggeom" fosse un titolo portato dai successivi leader di Gojoseon.
Arthdal Chronicles trae ispirazione da questi miti e leggende, offrendo una narrazione epica che mescola fantasia e storia. La serie esplora temi universali come il potere, l'amore e il destino, ambientati in un mondo antico e mitico che riflette le radici culturali della Corea.
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